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Roma, delitto di Ponte Sisto: fermato un sospettato

Le telecamere di sorveglianza avrebbero ripreso lʼuomo, un 26enne rumeno, anche durante lʼomicidio

Roma, delitto di Ponte Sisto: fermato un sospettato - foto 1
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La polizia di Roma ha fermato un sospettato per l'omicidio della tunisina Imen Chatbouri.

La donna era stata trovata morta la mattina del 2 maggio sulla banchina del Tevere, all'altezza di Ponte Sisto. L'uomo, un giovane rumeno, sarebbe stato incastrato grazie ai video delle telecamere di videosorveglianza.

Il giovane avrebbe incontrato Imen, ex campionessa tunisina di atletica, in un bar del centro poco prima di commettere il delitto. Gli agenti della Squadra Mobile, che da giorni erano sulle sue tracce, l'hanno fermato nel pomeriggio di sabato in strada. Negli ultimi giorni stavano tenendo sotto stretta osservazione i luoghi che il ragazzo di 26 anni, con precedenti per furto, frequentava abitualmente.

Forse un movente sentimentale dietro l'omicidio - Gli agenti della Squadra Mobile e del commissariato Trevi hanno raccolto diverse testimonianze. Ascoltati anche amici e conoscenti della 37enne, tra cui il suo coinquilino che avrebbe dato informazioni utili per arrivare all'assassino. Qualcuno lo avrebbe riconosciuto. Il fermato e Imen si conoscevano, infatti, già da un po' di tempo. Ancora da chiarire i motivi dell'omicidio. Al momento non si esclude un movente sentimentale. Tra le ipotesi che quella sera possa essere nata tra i due una lite dopo un rifiuto da parte di Imen alle avances del romeno.

Il giovane ripreso dalle telecamere durante l'omicidio - Il giovane sarebbe stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza in più momenti durante il tragitto fino a Ponte Sisto quando, dopo aver seguito per un tratto l'ex atleta, l'avrebbe avvicinata alle spalle e presa dalle caviglie scaraventandola giù. Imen era appoggiata con i gomiti sul parapetto del ponte, un po' stordita dall'alcol, quando il killer all'improvviso si è avvicinato. Per l'accusa, quindi, si tratterebbe di un omicidio premeditato.