Le accuse contro l'uomo, un 54enne di origini straniere, sono di maltrattamenti in famiglia e di lesioni personali nei confronti della donna: i due si stanno separando. Il 17 dicembre l'udienza preliminare
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Aveva affidato al suo amante, in comodato d'uso gratuito, il panificio che aveva sempre gestito con la moglie. E pretendeva che la donna accettasse la sua relazione gay extraconiugale, tollerando la presenza del "fidanzato" al forno in cui i due coniugi lavoravano. Nel momento in cui la moglie ha protestato contro questa situazione l'uomo, 54 anni, residente a Rimini, ha reagito prendendola a botte e tentando di strangolarla. L'uomo risulta quindi indagato per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.
Oltre ad aggredirla, il marito in quell'occasione l'ha anche minacciata di morte, mostrandole le taniche di benzina con cui era pronto a darle fuoco. Sul caso indagano i carabinieri, secondo i quali l'uomo da anni tormentava la moglie, da cui ora si sta separando, perché non accettava la sua relazione extraconiugale con l'amante gay.
La donna aveva scoperto nel 2021 che il marito la tradiva e da allora i due continuavano a litigare. L'ultimo episodio a gennaio, con il tentativo di strangolamento e le minacce di morte. Per il marito il sostituto procuratore Luca Bertuzzi del Tribunale di Rimini ha deciso il rinvio a giudizio e il 17 dicembre l'uomo dovrà presentarsi in aula per l'udienza preliminare: sarà in quell'occasione che si deciderà se dare il via al processo.