Fonti sindacali: tre esplosioni nello stabilimento all'ArcelorMittal di Taranto
Le deflagrazioni hanno squarciato le tubature di una condotta di aspirazione: dopo lʼincidente slitta il contestato stop dellʼAcciaieria 1
Fonti sindacali hanno denunciato un incidente nella notte all'ArcelorMittal di Taranto. Nell'Acciaieria 2 dello stabilimento, secondo una nota dei coordinatori di fabbrica di Fiom e Uilm, sono avvenute tre esplosioni, che hanno squarciato le tubazioni della condotta d'aspirazione del recupero gas. Nessuno è rimasto ferito, ma per i sindacalisti l'esplosione dimostra che l'aumento del carico sull'Acciaieria 2 per chiudere la 1 è insostenibile.
La fermata dell'Acciaieria 1 era stata annunciata dalla multinazionale indiana, con un conseguente esubero di 250 persone (sulle attuali 477) che verranno collocate in Cassa integrazione. Ma secondo i coordinatori di fabbrica Francesco Brigati e Gennaro Oliva "l'Acciaieria 2, a conferma di quanto sostenuto da Fiom e Uilm nei giorni scorsi e verificato nel corso del sopralluogo effettuato ieri, non può sostenere l’aumento produttivo a 3 convertitori e gli ultimi episodi lo testimoniano”. I sindacati chiedono dunque in una nota che ArcelorMittal “torni sui suoi passi e sospenda immediatamente la scelta unilaterale di fermare l’Acciaieria 1 in quanto i continui rinvii e ritardi su manutenzione ordinaria e straordinaria determinano, in caso di aumento produttivo, situazioni di pericolosità sia dal punto di vista della sicurezza che dell’ambiente”.
E dopo l'incidente, l'azienda ha deciso di far slittare di almeno due settimane lo stop dell'Acciaieria 1, comunicandolo ai sindacati durante l'incontro con il management richiesto da Fim, Fiom e Uilm.
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