FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Emiliano avvisò Pisicchio dell'arresto? La Procura di Bari vuole vederci chiaro

L'ex commissario straordinario dell'agenzia regionale per l'innovazione è ai domiciliari dal 10 aprile con l'accusa di corruzione e truffa

Potrebbe esserci stato un messaggio di Michele Emiliano a "incoraggiare" le dimissioni di Alfonso Pisicchio poche ore prima dell'arresto.

E' quanto ha deciso di chiarire la procura di Bari, dopo le dichiarazioni dello stesso ex commissario straordinario dell'agenzia regionale per l'innovazione. Diversa la versione del presidente della Regione Puglia, che, già all'indomani dell'arresto di Pisicchio, aveva spiegato la decisione di sostituirlo come conseguenza di un controllo più accurato su eventuali indagini a carico dell'assessore regionale.

 

 

Le dimissioni di Alfonso Pisicchio da commissario straordinario dell'agenzia regionale per l'innovazione poche ore prima dell'arresto per corruzione e truffa avevano subito sollevato dubbi e voci sulla possibilità che ci fosse stata una fuga di notizie e che qualcuno lo avesse avvertito dell'imminente arresto. Ora si apprende che anche la procura di Bari vuole vederci chiaro dopo che lo stesso Pisicchio arrestato (ai domiciliari) con il fratello Enzo la sera del 10 aprile, nell'interrogatorio di garanzia avrebbe detto al gup di avere ricevuto quella mattina un messaggio dal presidente della Regione, Michele Emiliano, che gli avrebbe chiesto di dimettersi perché l'inchiesta su di lui stava avendo una accelerazione.

 

Le dimissioni di Pisicchio

 Dopo le dimissioni (a poche settimane dalla nomina) e l'immediata sostituzione con un dirigente regionale, Pisicchio aveva spiegato che aveva preferito lasciare perché interessato ad un altro incarico all'accademia di Belle Arti. Una spiegazione che non aveva convinto le forze politiche tanto che si era scatenata una ridda di ipotesi su chi avesse informato l'ex assessore ed erano stati fatti i nomi di Emiliano e dell'avvocato difensore di Pisicchio, Michele Laforgia (che è anche candidato sindaco di una parte del centrosinistra per Bari).

 

La versione di Emiliano

 Il giorno dopo Emiliano aveva quindi precisato che la nomina a commissario dell'Arti era stata fatta dopo che Pisicchio lo aveva assicurato che "le indagini a suo carico erano state archiviate". E che poi, non avendo avuto "riscontro fattuale a queste sue assicurazioni, alla luce delle verifiche a 360 gradi che l'amministrazione regionale sta effettuando su tutte le eventuali situazioni giudiziariamente rilevanti" aveva proposta alla giunta di sostituirlo.

 

Effettivamente, che Pisicchio fosse indagato lo si sapeva dal luglio 2020 quando era stato sottoposto ad una perquisizione. Poi, non se ne era saputo più nulla. Le polemiche e i sospetti che hanno investito anche l'avvocato Laforgia avevano indotto il penalista a rinunciare all'incarico difensivo per evitare speculazioni su "presunte e inesistenti" interferenze tra attività professionale, impegno politico e la candidatura a sindaco. E a precisare che "ovviamente non sapevo e non potevo sapere nulla dell'ordinanza custodiale applicata anche nei confronti di Alfonso Pisicchio".

 

 

La polemica politica

 Il sospetto di una fuga di notizie ha rinfocolato le polemiche politiche con Matteo Renzi che affonda contro il governatore: "Dalle cronache appare che il presidente Emiliano fosse a conoscenza di un'indagine penale nei confronti di Pisicchio - dice il leader di Italia Viva -. E da quello che si legge Emiliano avrebbe detto all'improvviso a Pisicchio: dimettiti o ti caccio. Se i fatti corrispondono al vero, si tratta di un doppio scandalo". Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente del senatori di FI, Maurizio Gasparri che si chiede: "Emiliano sapeva del caso Pisicchio? Usare notizie riservate è reato, per caso lui è indagato?". Con lui anche il vicepresidente della commissione Antimafia, Mauro D'Attis (Fi) che parla di "un sistema di potere a Bari a cui tutto è concesso, utilizzare notizie riservate è un reato, ma qui sembra normale".

Commenti
Commenta
Disclaimer
Grazie per il tuo commento

Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione

Grazie per il tuo commento

Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook

Regole per i commenti

I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre

In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali