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Novara, donna uccisa dall'ex dopo una lite: il sospettato si costituisce

Durante un lungo interrogatorio, il 63enne Sergio Guerzoni ha confessato di aver stretto le mani intorno al collo della donna sempre più forte finché non si è accasciata a terra

Una donna è stata strangolata nel pomeriggio all'interno della sua abitazione di Fara, nel Novarese. Ad ucciderla è stato l'ex compagno, il 63enne Sergio Guerzoni, al culmine di un litigio. L'uomo si è costituito in una caserma dei carabinieri, ammettendo di aver aggredito la vittima. "Ho ucciso una donna", le sue prime parole ai militari.

Ai militari Guerzoni ha detto di avere perso la testa: ha stretto le mani intorno al collo di Paola sempre più forte finché non si è accasciata a terra, priva di vita. Quindi ha deciso di costituirsi.

 

Esaurita la parabola sportiva nel rally, che risale agli anni Novanta, l'uomo aveva aperto un locale a Novara, dove è ancora un personaggio molto conosciuto. In seguito chiuse l'attività per trasferirsi a Fara, distante una ventina di chilometri dal capoluogo. Nel frattempo è nata la storia con Paola, una donna di Novara da tempo divorziata e con due figli (un ragazzo e una ragazza ormai grandi).

 

Una relazione che fra alti e bassi si era trascinata per qualche tempo prima di interrompersi del tutto. I due però avevano continuato a vedersi di tanto in tanto e proprio domenica Paola aveva raggiunto Guerzoni a Fara. Forse per un chiarimento, visto che l'uomo, nonostante la fine del rapporto, manifestava sentimenti di gelosia. O forse anche solo per parlare.

 

L'uomo, messo in stato di fermo, è stato interrogato a lungo. Resta ancora da capire come sia arrivato a compiere un gesto simile: chi lo conosce dice che non aveva mai manifestato comportamenti violenti. In Piemonte è il secondo femminicidio in pochi giorni. Il 10 giugno, a Volvera (Torino), il 57enne Nicola Cirillo ha ucciso a colpi di pistola l'ex moglie, Cristina Messina, e ha ferito gravemente Giusy Messina, la figlia di 29 anni.

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