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Indiano ucciso nel Torinese, presi gli autori: un arresto e tre denunciati

Alla base dellʼaggressione in auto ci sarebbero vecchi dissidi riaccesi dopo lʼultima lite. Nella sparatoria ferita la persona sul lato passeggero

Indiano ucciso nel Torinese, presi gli autori: un arresto e tre denunciati - foto 1
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Un uomo di 43 anni, Bikram Singh, è stato arrestato mentre altri tre, tra cui il fratello, sono stati denunciati per l'agguato di sabato a Carmagnola (Torino), in cui un uomo è rimastso ucciso.

All'origine dell'assalto ci sarebbero vecchi dissidi all'interno della comunità indiana. Baldev Raj, 41 anni, era in macchina quando un gruppo di persone, sempre in auto, l'ha raggiunto, ha bloccato il suo mezzo e ha sparato, uccidendolo e ferendo il passeggero.

L'amico salvo grazie alla pistola inceppata - Raj è stato colpito all'addome e al torace ed è morto a seguito delle gravi ferite. L'amico è ricoverato all'ospedale Cto di Torino con un proiettile nel polso sinistro e le sue condizioni non sembrano gravi. I carabinieri ipotizzano che la pistola, non ancora trovata, si sia bloccata costringendo l'omicida a desistere dall'uccidere anche il secondo uomo.

Regolamento di conti nella comunità indiana - Le indagini lampo dei carabinieri del Comando provinciale di Torino hanno permesso di appurare che non si tratta, come era sembrato in un primo momento di un agguato di camorra, ma di un regolamento di conti per vecchi rancori nella comunità indiana, forse un debito non saldato.

Nel corso delle indagini sono stati rinvenuti una cartuccia inesplosa calibro 7,62x25 e due bossoli del medesimo calibro, sottoposti a sequestro. Si cerca l'arma utilizzata. L'arrestato, che ha ammesso le proprie responsabilità, si trova ora in carcere a disposizione dell'autorità giudiziaria.

La ricostruzione - Secondo la ricostruzione dei carabinieri tra la vittima, un incensurato residente a Faule (Cuneo), e l'omicida, di Racconigi (Cuneo) c'erano vecchi rancori. E' probabile che gli altri bossoli siano stati raccolti dagli autori dell'agguato mortale e messi sull'auto, poi individuata dagli inquirenti. L'arrestato, come anche i tre complici denunciati, sono stati sottoposti al guanto di paraffina dai carabinieri.