Comune cerca "soluzione condivise"

Perugia, fasci littori del mercato riportati alla luce: è polemica

Il Comune sta lavorando per individuare "soluzioni condivise e partecipate"

30 Set 2021 - 08:51
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E' polemica per i fasci littori del 1932 venuti alla luce nell'ambito del più ampio recupero della struttura del Mercato coperto nel centro di Perugia. Il 28 settembre, associazioni, partiti, sindacati e altre realtà, ma soprattutto cittadini, circa 300 persone, si sono ritrovati nel centro storico per chiedere di ricoprirli. Il Comune sta lavorando per individuare "soluzioni condivise e partecipate", come annunciato dalla stessa amministrazione, dicendosi "attenta al dibattito pubblico apertosi".

Il Comune cerca "soluzione condivise" - Il Comune ha spiegato che "l'intento, nella piena e convinta disponibilità al dialogo, è di addivenire, nel rispetto delle norme esistenti, ad una risoluzione che coinvolga la città anche attraverso il Consiglio comunale, esperti di vari ambiti e la Soprintendenza".

"Nelle forme e nei modi che saranno valutati in maniera corale - ha aggiunto -, si cercherà da un lato di tener conto della presenza dei segni della storia, anche se dolorosa, dall'altro lato si opererà in modo tale da evitare che il Mercato coperto possa, anche se solo in via ipotetica, diventare luogo di anacronistiche suggestioni, ma che anzi rappresenti il simbolo di una città saldamente ancorata ai principi della democrazia e della Costituzione. E su questa profonda essenza democratica della nostra città - ha concluso il Comune - nessuno deve nutrire dubbi".

Le reazioni - Il ritrovamento dei fasci, avvenuto a seguito dei lavori di restauro dello storico edificio, ha aperto in città un dialogo ma anche un vasto coro di polemiche. Il presidio in piazza, avvenuto il 28 settembre nei pressi del municipio, ha fatto seguito all'appello della "Rete 10 dicembre e oltre" che raggruppa numerose realtà dell'associazionismo e del sindacato della città di Perugia e dell'Umbria. Iniziativa tenuta alla vigilia della discussione della questione in Consiglio comunale (nel quale non si è però trovata una soluzione).

Le associazioni hanno chiesto che i fasci vengano di nuovo coperti, così "da rispettare la storia della città e del Paese, soprattutto in un luogo pubblico, e ripristinare la situazione voluta dai nostri concittadini all'indomani della Liberazione". Tra questi anche quello iniziale di Mirella Alloisio, partigiana combattente ultranovantenne e inserita nell'Albo d'oro della città. "Ho combattuto per la Liberazione - ha detto - e vedere un fascio esibito nella mia città, l'unica in Italia a farlo, non lo posso tollerare. Va quindi tolto e basta perché è inconcepibile vederlo accanto alla piazza dedicata a Giacomo Matteotti".

Il 6 ottobre - è stato infine annunciato - ci sarà un nuovo incontro con il sindaco Andrea Romizi e la Soprintendenza con la Rete, che quindi chiederà ancora una volta "coerenza e rispetto della Costituzione".

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