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Palermo, maxi sequestro di 5,3 tonnellate cocaina: cinque fermi

Si tratta del più importante sequestro mai eseguito finora in Italia. Il fermo è scattato per un cittadino italiano, due tunisini, un francese e un albanese

La Dda di Palermo ha fermato cinque persone dopo un blitz sul peschereccio sul quale viaggiavano.

A bordo sono state sequestrate oltre 5,3 tonnellate di cocaina: si tratta del più importante sequestro mai eseguito in tutta Italia. L'operazione è stata condotta dal comando provinciale della Guardia di finanza di Palermo, con l'impiego di numerosi mezzi aerei e navali del Comando operativo aeronavale di Pratica di Mare e del reparto operativo aeronavale di Palermo, in coordinamento con gli investigatori del nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo.

Fotogallery - Il maxi sequestro di cocaina realizzato dalla GdF

 

 

Il fermo è scattato per un cittadino italiano, due tunisini, un francese e un albanese. L'operazione ha preso il via nella serata di martedì. Su segnalazione del II reparto del Comando generale della Guardia di finanza, un Atr 72 del comando operativo aeronavale, in servizio di ricognizione nel canale di Sicilia, ha rilevato l'avvicinamento al cargo battente bandiera della Repubblica di Palau (isole del Pacifico, ndr) di un peschereccio partito dalle coste calabresi.

 

 

L'operazione

 È stato predisposto un dispositivo di polizia, con l'impiego di ulteriori mezzi aerei e navali in forza al gruppo aeronavale di Messina, al gruppo esplorazione aeromarittima e al reparto operativo aeronavale di Palermo e con il supporto investigativo degli specialisti del Gico e del nucleo di polizia economico-finanziario di Palermo. Durante la notte è stato accertato che la "nave madre" stazionava ai limiti delle acque territoriali dove aspettava il peschereccio, verosimilmente per un trasbordo illecito. Nelle prime ore di mercoledì sono state registrate anomale operazioni di accumulo di numerosi pacchi sul ponte della nave "madre" che poi sono stati scaricati in mare mentre si avvicinava il peschereccio italiano, che nel frattempo aveva disattivato il sistema di localizzazione Ais, per recuperare il carico gettato in mare.

 

Il maxi sequestro

 I finanzieri sono subito entrati in azione bloccando il peschereccio che stava facendo rientro verso le acque territoriali, a bordo del quale, occultato dietro una pannellatura che celava un ampio locale, è stato scoperto l'enorme quantitativo di stupefacente. Le unità navali del Corpo hanno inseguito la nave mercantile che nel frattempo stava cercando, senza successo, di riprendere il largo in direzione della Turchia. Il peschereccio è stato scortato al porto di Porto Empedocle (Agrigento) mentre la "nave madre", con un equipaggio composto da 15 soggetti di nazionalità ucraina, turca e azera, è stat scortata da mezzi navali verso il porto di Palermo. Le oltre 5,3 tonnellate di cocaina destinate al mercato italiano avrebbero fruttato oltre 850 milioni di euro.

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