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Lo sfogo del padre della 16enne bruciata viva nel 2013: "Basta permessi premio al killer"

A marzo 2016 lʼassassino di Fabiana, uccisa 6 anni fa a Corigliano (Cosenza), fu condannato a 18 anni e 7 mesi. La rabbia del papà: "Ho saputo che questʼanno già tre volte ha ottenuto licenze. Siamo distrutti"

Lo sfogo del padre della 16enne bruciata viva nel 2013: "Basta permessi premio al killer" - foto 1
Ansa

Ha scritto a Mattarella per protestare contro i permessi premio all'assassino della figlia.

Mario Luzzi, il papà della sedicenne accoltellata e bruciata viva dal fidanzato il 24 maggio 2013 a Corigliano (Cosenza), dice di sentirsi abbandonato dallo Stato e spiega:. "A marzo 2016 l'assassino di Fabiana fu condannato a 18 anni e 7 mesi, pena ridicola per il reato. Ho saputo che quest'anno già tre volte ha ottenuto licenze premio. Siamo distrutti".

"Tutto questo mette in discussione il significato della parola giustizia - aggiunge il papà di Fabiana -. Appena appresa la notizia è stato necessario recarci in ospedale per il forte trauma subito, sapendo di poter ritrovare l'assassino di nostra figlia nel nostro paese, dopo appena 3 anni dalla sentenza. Ci sentiamo distrutti e abbandonati da uno Stato che non ci tutela".

La lettera di Mario Luzzi è stata scritta a tre anni dalla sentenza definitiva di condanna a 18 anni e sette mesi di reclusione, emessa dalla Corte di Cassazione nei confronti dell'omicida della sedicenne.  "Le leggi dello Stato - scrive ancora - continuano a premiare gli assassini e distruggono ulteriormente le vittime".

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