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P38 - La Gang, lo show di Reggio Emilia fa discutere: nel mirino esibizione e look

Sul palco del locale dove si è esibito il gruppo trap anche una bandiera che riconduce agli Anni di Piombo

 P38 - La gang
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L'iniziativa 'Festa dell'Unita' Comunista', che si è tenuta il primo maggio a Reggio Emilia, è stata teatro di polemiche dovute alla performance del gruppo trap "P38 - La Gang" che, come riporta la stampa locale, già nel loro nome farebbe riferimento a una delle armi simbolo degli Anni di Piombo.

 

Astore, Papa' Dimitri, Jimmy Pentothal e Yung Stalin, questi i loro nomi, si sono esibiti in un circolo Arci della città con il loro classico abbigliamento, incappucciati con un passamontagna bianco, ed esibendo sul palco una bandiera di stampo brigatista. Simboli che, nella terra in cui oltre cinquant'anni fa nacquero le Br con Renato Curcio, Margherita 'Mara' Cagol e Alberto Franceschini, oggi fanno discutere. Dopo l'esibizione, un movimento di destra, "Reggio Emilia Identitaria", ha chiesto "la chiusura del locale".

 

A difendere i "P38" è sceso in campo il presidente del circolo dove si è tenuto il concerto, Marco Vicini. "È solo un'esibizione artistica - ha detto Vicini - il trap per vocazione tratta tematiche estreme e provocatorie. Il mondo della musica è pieno di esempi di natura dissacrante, come la canzone 'Juriij spara' dei Cccp". Il gruppo nei mesi di marzo e aprile ha tenuto concerti a Roma, Firenze, Bergamo, Padova e Bologna.

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