Omicidio Cerciello, condannato a due mesi il carabiniere che bendò Hjorth
Nei confronti dell'imputato l'accusa è di misura di rigore non consentita. Il giudice ha disposto anche un risarcimento di 5mila euro in favore di Hjorth
È stato condannato a due mesi, con pena sospesa, Fabio Manganaro, il carabiniere finito a processo per aver bendato dopo il fermo Gabriel Natale Hjorth, il ventenne americano arrestato con l'amico Finnegan Lee Elder per l'omicidio del vice brigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega.
Lo ha deciso il giudice monocratico di Roma. I fatti risalgono al 26 luglio del 2019: Hjorth venne bendato dopo esser stato portato nella caserma di via in Selci, a Roma. L'accusa chiedeva una condanna a tre mesi.
Nei confronti dell'imputato l'accusa è di misura di rigore non consentita. Il giudice Alfonso Sabella ha disposto anche un risarcimento di 5mila euro in favore di Hjorth. "Coprire gli occhi di un fermato è un mezzo di contenimento? Credo di no, è uno strumento non necessario di contenzione che aggrava la limitazione della libertà personale, una limitazione non consentita", ha affermato il magistrato.
Le fotografie dell'americano bendato, non scattate da Manganaro, vennero diffuse in una chat e finirono sui giornali. In precedenza, Manganaro aveva dichiarato di aver bendato Hjorth per evitare che il ragazzo compisse atti autolesionistici. "Mi sono messo a protezione di Natale, prendendo anche dei calci che arrivavano. Insieme a un collega abbiamo fatto in modo che la situazione fosse meno tesa, ma Natale continuava a essere molto nervoso, provava a divincolarsi, si muoveva in maniera repentina avanti e indietro".
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