L'inviata di "È sempre Cartabianca" ascolta famiglie e lavoratori alle prese con rincari e stipendi fermi
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Un Natale all’insegna della prudenza, con pacchetti più piccoli, menù essenziali e conti fatti al centesimo. È questo il quadro che emerge dal servizio dell’inviata di "È sempre Cartabianca", che ha fatto tappa in un mercato di Milano per raccogliere le voci di chi si prepara alle feste tra aumenti e stipendi fermi.
Tra i banchi incontra Lucia, 57 anni, insegnante, alle prese con gli ultimi acquisti per il cenone. "Ho riempito un sacchetto piccolo e ho già speso 50 euro. Sale tutto, tranne lo stipendio", racconta la donna, ammettendo di aver dovuto ridurre ogni voce di spesa. "Ho tagliato su regali e pranzi, non è bello emotivamente".
C’è poi chi ha scelto una linea ancora più drastica. Ignazio, pensionato, racconta di aver deciso di rinunciare del tutto ai festeggiamenti: "È diventato insostenibile. Anche qui i costi fanno paura: un broccolo a cinque euro, sembra di scherzare".
Le difficoltà, però, non riguardano soltanto chi compra. Dall’altra parte della bancarella Carlo, commerciante di mezza età, osserva un cambiamento netto rispetto al passato: "Ne ho vissuti tanti di Natali, pieni e allegri. Questo è il peggiore: si cercano pensierini da un euro, un euro e mezzo. E anche su cinque euro mi chiedono lo sconto".