IL CASO A TERLIZZI (BARI)

Morte Claudia De Chirico, svolta nelle indagini: dopo 8 anni spuntano i messaggi del fidanzato: "Ti pesto, ucciditi"

La 22enne di Terlizzi si è tolta la vita nel 2016. Per il compagno disposta l'imputazione coatta per morte come conseguenza dei maltrattamenti in famiglia

22 Giu 2024 - 12:38
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"Se non sparisci ti pesto" e "Ucciditi" sono alcuni dei messaggi che Davide Falcetta inviava nel 2016 alla fidanzata Claudia De Chirico, una ragazza di 22 anni morta suicida nel dicembre di quell'anno. Il contenuto dei loro scambi via chat è stato pubblicato da La Repubblica. Per anni non sono stati analizzati dai carabinieri perché un brigadiere non li aveva riversati nel fascicolo. Ora sono tornati al centro delle nuove indagini. 

La morte di Claudia De Chirico

 La 22enne era stata trovata impiccata a un sottopasso ferroviario di Terlizzi all'alba del 23 dicembre 2016. All'epoca la giovane era fidanzata con Davide Falcetta, oggi 35enne. Dopo otto anni, la giudice di Trani Marina Chiddo ha disposto per l'uomo l’imputazione coatta per morte come conseguenza dei maltrattamenti in famiglia, respingendo la quarta richiesta di archiviazione presentata dalla Procura in relazione alla suicidio di Claudia De Chirico. Tra gli altri messaggi ritrovati, più volte la ragazza aveva scritto alla sua migliore amica: "Davide alzava le mani". 

La svolta nella vicenda giudiziaria

 I messaggi di Claudia De Chirico sono tra i punti che hanno portato la gip di Trapani a decidere d'indagare Falcetta non più per istigazione al suicidio ma per morte come conseguenza dei maltrattamenti in famiglia. Secondo la giudice, la 22enne si sarebbe tolta la vita a causa "della progressiva nullificazione della propria persona in cui era venuta a trovarsi in conseguenza delle condotte vessatorie, violente e minacciose, poste in essere dal compagno convivente". 

Il litigio prima del suicidio

 De Chirico si era tolta la vita stringendosi attorno al collo il caricabatterie del cellulare e il suo corpo era stato trovato da due automobilisti e da una guardia giurata nel sottopasso di via Mazzini. La ragazza indossava un abito elegante perché il giorno prima era stata a un matrimonio al termine del quale aveva avuto un violento litigio con il fidanzato. Fascetta aveva infatti confermato che spesso i due litigavano anche per motivi futili aggiungendo che Claudia, più di una volta, aveva minacciato il suicidio "per spaventarlo". La notte del 22 dicembre, dopo la discussione, l'avrebbe lasciata sola, ubriaca e ferita, per strada, per poi andare a dormire. Le nuove indagini sono state riaperte per capire se in qualche modo il gesto estremo di Claudia fosse prevedibile in quella situazione di crisi.

I gesti autolesionisti e le confessioni alle amiche

 Riguardo alla lite del 22 dicembre, Fascetta l'aveva motivata dicendo che Claudia "si era ingelosita perché durante la festa avevo guardato troppo le ballerine brasiliane". Sulle minacce di suicidio, in alcuni casi la ragazza aveva già messo in atto comportamenti autolesionistici come tagliarsi i polsi e ingerire medicinali. Le amiche avrebbero cercato di convincere la 22enne a mettere fine a quella relazione, ma il timore di essere abbandonata dall'uomo avrebbe portato la giovane a mentire. In un'occasione De Chirico era andata a farsi medicare dopo un'aggressione di Fascetta. "Tu mi hai picchiata ma ho detto che sono caduta", aveva poi scritto al fidanzato. E anche all’amica Marika aveva confessato: "Non è vero che sono caduta, ieri mi ha alzato le mani". Proprio questi messaggi hanno portato a una riapertura delle indagini sul caso. Le chat dimostrerebbero, secondo la gip, una situazione di maltrattamenti che avrebbero determinato in Claudia un tale stato di prostrazione da indurla a scegliere la morte come unica possibilità "di sottrarsi alle continue sofferenze subite". 

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