Per fermare le fiamme

Mobilitazione nazionale per l'incendio sul Vesuvio: come funziona e chi interviene

Dai Canadair all'Esercito, ecco come il provvedimento rafforza i soccorsi e quali mezzi e uomini sono già in campo

09 Ago 2025 - 21:19
 © Ansa

© Ansa

La dichiarazione di mobilitazione nazionale da parte della Protezione Civile segna il passaggio a un livello di intervento straordinario per fronteggiare l'incendio che da ore sta interessando il Vesuvio. Si tratta di una misura prevista dal Codice della Protezione Civile (d.lgs. 1/2018) che consente di impiegare risorse, mezzi e personale provenienti da tutto il Paese, coordinandoli con quelli già attivi sul territorio regionale. Obiettivo: rafforzare le capacità locali, garantire la sicurezza delle persone, proteggere abitazioni e patrimonio ambientale e accelerare le operazioni di spegnimento e assistenza. Il provvedimento, adottato su richiesta della Regione Campania e firmato dal ministro Musumeci (che ha la competenza sulla Protezione Civile), mobilita mezzi aerei e terrestri, colonne mobili, volontariato con un coordinamento operativo centralizzato.

Cos'è la mobilitazione nazionale e come viene attivata

 La mobilitazione nazionale è uno strumento straordinario che può essere richiesto dal presidente della Regione interessata quando un'emergenza supera le capacità di intervento locali. La richiesta viene valutata dal Dipartimento della Protezione Civile e, se approvata, formalizzata con un decreto ministeriale. Questo atto consente di schierare uomini e mezzi da più regioni, con un coordinamento diretto da parte del Dipartimento nazionale. La misura si distingue dallo stato di emergenza nazionale, in quanto non comporta necessariamente deroghe legislative, ma mira a potenziare l'azione immediata di contrasto all'evento in corso.

Mezzi aerei schierati

 Per fronteggiare il rogo sul Vesuvio sono stati mobilitati fino a 10 mezzi aerei complessivi. Tra questi figurano 6 Canadair della flotta nazionale antincendi boschivi, già operativi fin dalle prime ore del mattino, affiancati da 4 elicotteri regionali e, in alcuni turni, da un elicottero Erickson S-64 di grande capacità. I velivoli effettuano continui lanci d'acqua e liquido ritardante sulle aree più critiche del fronte di fuoco, coordinati dalle squadre a terra per massimizzare l'efficacia delle operazioni.

Emergenza incendi, come opera il Canadair

1 di 0

Personale e mezzi a terra

 Oltre ai mezzi aerei, sono in azione più di 150 operatori tra vigili del fuoco, volontari della Protezione Civile, forze dell'ordine e personale della Regione. L'Esercito Italiano è stato impiegato per garantire il controllo della viabilità, il supporto logistico, il rifornimento delle autobotti e la sorveglianza delle vasche di accumulo dell'acqua necessaria agli aerei. Le squadre a terra operano lungo le linee di contenimento del fuoco, con l'obiettivo di proteggere le abitazioni e impedire che le fiamme si propaghino alle aree boscate più vicine ai centri abitati.

Chi coordinate le operazioni

 Le operazioni sono dirette dalla Regione Campania e dalla Protezione Civile regionale, in collaborazione con il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, i Carabinieri Forestali, l'Ente Parco Nazionale del Vesuvio e la Prefettura di Napoli, che ha attivato il Centro Coordinamento Soccorsi. Il Dipartimento nazionale della Protezione Civile gestisce la rotazione delle squadre e dei mezzi, assicurando continuità alle operazioni senza sovraccaricare il personale. La mobilitazione resterà attiva finché la situazione lo richiederà; la sua cessazione avverrà con decreto, salvo evoluzione in emergenza nazionale di rilievo che comporterebbe ulteriori misure straordinarie.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri