Sesto San Giovanni (Milano), ventenne muore in un rogo: sospetto omicidio e incendio doloso

Un giovane di circa 20 anni è stato trovato morto in un appartamento divorato dalle fiamme nella notte tra lunedì 22 e martedì 23 luglio, in via Fogagnolo 130 a Sesto San Giovanni, alle porte di Milano. L'allarme è scattato intorno alle 3:40, quando un incendio ha avvolto il piano terra di una palazzina di quattro piani. I vigili del fuoco, giunti rapidamente sul posto, hanno domato le fiamme ed evacuato l'intero edificio. I residenti sono potuti rientrare nelle loro abitazioni solo nelle ore successive, dopo la bonifica. All'interno dell'appartamento in cui è divampato il rogo, i soccorritori hanno rinvenuto il corpo senza vita del ragazzo, semicarbonizzato. Sul cadavere sono state trovate ferite da taglio.

 Sul corpo dell'uomo ritrovato senza vita sono presenti ferite da taglio. Sono in corso le indagini della Squadra mobile della Questura di Milano, coordinata dalla Procura di Monza. Non è esclusa, dunque, la pista dell'omicidio. L'identificazione della vittima è tuttora in corso a causa delle condizioni in cui il corpo è stato ritrovato all'interno dell'appartamento al primo piano andato in fiamme.

 Secondo quanto ricostruito dai vigili del fuoco di Sesto San Giovanni, le fiamme si sono propagate da uno dei vani dell'appartamento al piano terra. L'origine dell'incendio non è ancora stata accertata, ma le modalità hanno subito destato sospetti tra gli investigatori. L'intero stabile è stato evacuato per sicurezza durante l'intervento di spegnimento, durato alcune ore. Le famiglie residenti sono potute rientrare soltanto al mattino, quando i tecnici hanno verificato l'agibilità dei locali. Sul posto sono intervenuti anche i sanitari del 118, che però non hanno potuto far altro che constatare il decesso del giovane.

 Le prime analisi svolte dagli inquirenti indicano una possibile svolta drammatica: l'ipotesi, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, è che il ragazzo sia stato ucciso prima che l'incendio venisse appiccato. La polizia scientifica, insieme alla Squadra Mobile di Milano, sta lavorando per comprendere se il rogo sia stato utilizzato per cancellare le prove di un omicidio. Sul luogo del ritrovamento è giunto anche il pubblico ministero Marco Santini, che coordina l'indagine. Gli elementi raccolti finora - tra cui lo stato del corpo e la dinamica dell'incendio - spingono gli investigatori a non escludere la pista del delitto premeditato. Al momento, però, nessun sospetto è stato formalmente identificato.

 L'identità della vittima non è ancora stata resa nota ufficialmente, ma si tratterebbe di un giovane di circa vent'anni. Non è chiaro se vivesse nell'appartamento in cui è stato trovato o se si trovasse lì per altre ragioni. Le indagini mirano a comprendere anche se vi fossero altre persone presenti al momento dell'incendio e se vi siano testimoni oculari. Le autorità stanno raccogliendo dichiarazioni dai residenti e verificando eventuali immagini di videosorveglianza della zona. Nessuna pista è esclusa: si valuta anche il coinvolgimento di terzi nella dinamica dell'evento.

Nelle prossime ore la scientifica completerà i rilievi all'interno dell'abitazione, mentre gli investigatori proseguiranno l'analisi dei dati raccolti, inclusi eventuali contatti della vittima, movimenti sospetti e testimonianze. Fondamentale sarà anche l'autopsia, che potrebbe fornire indicazioni cruciali sull'ora e sulle cause esatte del decesso. Il pm Marco Santini segue da vicino lo sviluppo del caso, che al momento resta avvolto dal mistero. L'intera comunità di Sesto San Giovanni attende risposte su un episodio che ha scosso profondamente il quartiere.