l'omicidio a sesto san giovanni

Ucciso e bruciato nel Milanese, fermati due uomini e una donna | Il movente legato a un video hot

L'omicidio risale al 23 luglio: uomo era stato colpito da circa trenta fendenti, dopodiché i suoi aggressori avevano tentato di distruggere le prove dando fuoco al cadavere e all'appartamento

20 Set 2025 - 13:55
 © Ansa

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La polizia, coordinata dalla Procura di Monza, ha fermato tre persone accusate di omicidio aggravato, rapina aggravata, incendio e distruzione di cadavere per l'omicidio di un italiano, di origine turca, trovato carbonizzato, il 23 luglio, in un appartamento a Sesto San Giovanni, in provincia di Milano. Il gruppo è composto da un italiano, un albanese e da una donna italiana. Secondo gli accertamenti svolti dalla Sezione Omicidi della Squadra mobile della Questura di Milano, l'uomo, era stato colpito da circa trenta fendenti, dopodiché i suoi aggressori avevano tentato di distruggere le prove dando fuoco al cadavere e all'appartamento. 

Il movente legato a un video hot

 Il timore che la vittima diffondesse un video in cui la donna era ritratta in atteggiamenti intimi sarebbe stato il movente dell'omicidio per il quale sono stati fermati marito e moglie e un loro amico albanese. Questo hanno perlomeno raccontato i fermati anche se il video non è stato trovato.

La dinamica dell'omicidio

 La donna, dopo aver preso un appuntamento, è entrata per prima in casa, secondo la ricostruzione degli agenti della Squadra mobile, e ha lasciato la porta aperta all'albanese che ha fatto irruzione nell'appartamento colpendo l'italo-turco con una trentina coltellate. Il marito della donna faceva da palo fuori della casa. Poi l'ha portato sul letto e cosparso di candeggina dando fuoco al corpo e all'appartamento. Il gruppo si era conosciuto su un gruppo di incontri.

Le indagini

 Gli investigatori della Mobile hanno ricostruito la storia della vittima e la sua rete di amicizie, e hanno individuato le tre persone fermate. Con l'analisi delle telecamere, dei tabulati telefoni e le attività di intercettazione, è stato poi possibile ricostruire gli spostamenti dei tre, individuando i vari ruoli nella notte dell'omicidio. Gli uomini sono stati portati nella Casa Circondariale di Busto Arsizio e la donna nella Casa Circondariale di Milano in attesa che il provvedimento di Fermo venga convalidato dal gip.

ll marito arrestato ha 49 anni, la moglie 47, l'amico albanese 33. Nel telefono dell'albanese, sequestrato dagli agenti della Squadra Mobile in un'altra operazione, sono stati trovati messaggi della donna che commentava l'omicidio dicendo di non aver avuto "la minima impressione" nonostante l'efferatezza dell'accaduto.

Chi era la vittima

La vittima, Hayati Aroyo, 62 anni, era cognato del boss della mafia turca Huseyin Sarai, ucciso a Crotone il 31 gennaio 2005 proprio mentre la vittima di Sesto San Giovanni era al volante dell'auto, ma il suo omicidio non sarebbe connesso agli affari criminali della famiglia. Alla sua identificazione certa, per via dello stato del corpo, gli agenti della Mobile giunsero alcuni giorni dopo grazie alle impronte digitali e all'Autorità giudiziaria turca. L'italo turco si trovava in un appartamento che gli era stato prestato da uno studente ventenne che per due mesi era andato in vacanza.

Incendio in un appartamento a Sesto San Giovanni: una vittima

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