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Milano, la lettera di un sacerdote positivo al Covid ai no vax: "Il vaccino è un atto d'amore. Lo stesso amore che vedo in te e che ti spinge a lottare"

A Tgcom24: "Dobbiamo entrare in comunicazione, andando oltre ciò che ci divide. Perché c'è una matrice comune e cerco di fare appello a questa"

Tgcom24

Don Matteo Panzeri, vicario della Comunità Pastorale San Giovanni XXXIII (Milano Barona), è risultato positivo al Covid l'8 dicembre e il 14, in seguito a un peggioramento, è stato ricoverato all'ospedale San Paolo di Milano. Dopo aver trascorso 15 giorni nel reparto di Pneumologia con terapia cortisonica e casco per l’ossigeno, il 27 è stato dimesso ma è ancora positivo. Un'esperienza che lo ha spinto a scrivere una lettera ai "fratelli e sorelle no vax": "lo sono giunto alla conclusione che il vaccino non sia dissimile da un atto d'Amore - scrive -. Lo stesso Amore che vedo in Te e che Ti spinge a lottare". "Dobbiamo entrare in comunicazione, andando oltre ciò che ci divide - spiega don Matteo a Tgcom24 riferendosi ai no vax -. Perché c’è una matrice comune e cerco di fare appello a questa".

"In loro pulsa qualcosa di buono, lo avverto" - A Tgcom24 don Matteo ha spiegato le motivazioni che lo hanno spinto a scrivere la lettera. "Non penso che nei no vax ci sia cattiveria - dice - forse sofferenza, paura e molto amore. Sono persone che cercano comunque di lottare e dal loro punto di vista, che ovviamente non è il mio ed è molto lontano dal mio, c'è la convinzione che ci siano cortine di ingiustizia, di cattiveria. Quindi è come se pulsasse in loro qualcosa di buono, che avverto. Per questo credo che dobbiamo comunicare passando dalla loro libertà. Penso infatti che sentirsi costretti sia il primo passo verso l'incomunicabilità. Se esiste una strada per poter tornare ad ascoltarsi reciprocamente è quella di appellarsi a una persona rispettandola pur non capendola". 

 

"Senza alcuna difesa o pretesa, cerco di rivolgermi a loro col cuore per dire che questo è un momento assolutamente unico", aggiunge. E lancia un ulteriore appello ai no vax: "Uniamo le forze che abbiamo direzionato in modo diverso. Sono forze buone e servono tutte. E’ un mondo dove anche tu conti, anche tu stai lottando perché hai paura per i tuoi cari. Convinciamoci che stiamo remando tutti dalla stessa parte". "Se, attraverso la mia lettera, anche uno solo di loro inizierà a rifletterci sarà uno sforzo ben speso", conclude don Matteo.  

 

Ecco la lettera scritta da don Matteo:

Fratello, Sorella No-Vax, mi rivolgo a Te salutandoTi anzitutto con rispetto. Lo meriti. Chiunque si assuma la responsabilità del proprio pensiero davanti alle genti e si disponga ad affrontare ogni critica merita rispetto. Ho compreso a poco a poco nel tempo che molte volte la posizione che hai assunto relativa al vaccino anti-Covid cela sofferenze che io posso solo immaginare; storie di dedizione e di amore troppo spesso ignorate o perfino disprezzate, violentate dalla barbarie dell'indifferenza. Forse, se io fossi passato per le strade per cui sei passato/passata Tu, ne sarei rimasto annientato. Per queste ragioni sarei felice se sapessi che Tu mi credi quando Ti dico che vorrei parlarTi con rispetto e fiducia.

 

La mia storia è stata differente. Ho avuto il Covid. Sono stato quattordici giorni in ospedale, alcuni dei quali lucidamente non sapendo come sarebbe andata a finire. Mi sono appassionato a questa materia e ho letto tanti contributi. Come sempre ho tentato di fare nella mia vita, ho cercato di avere cura che coloro di cui leggevo le informazioni potessero esibire titoli credibili in merito alle materie trattate. In effetti, la mia mamma mi ha sempre raccomandato di non parlare di cose di cui non so abbastanza e i miei carissimi insegnanti delle varie scuole che ho avuto la fortuna di frequentare (come immagino anche Tu) mi, ci hanno regalato l'arte di formare noi stessi, mettendoci in ascolto degli altri, della storia, delle esperienze e della ricerca dei nostri fratelli e sorelle in Umanità, delle loro straordinarie scoperte e delle conquiste meravigliose che ci sono state regalate, io penso, dallo stesso Cielo. Fratelli e sorelle straordinari: Pasteur, Einstein, Marie e Pierre Curie...

 

Io penso così: siamo tutti sorelle e fratelli. Per questa ragione, vedi, il mio percorso interiore mi ha portato ad essere a favore del vaccino. La paura di rischi connessi all'assunzione di questa sostanza la trovo, come Te, inquietante e legittima. Propri per questo sono contento che le agenzie di controllo e verifica di questi come di tutti i prodotti farmaceutici che assumiamo siano famose per il loro rigore e la loro puntigliosità. lo sono giunto alla conclusione che il vaccino non sia dissimile da un atto d'Amore. Lo stesso Amore che vedo in Te e che Ti spinge a lottare.

 

Permettimi di spiegarTi cosa intendo. Attraverso la diffusione del vaccino tra gli esseri umani, ho compreso che a me, a Te che tutto sommato siamo giovani e sani, non cambierà moltissimo: in fondo, se anche non lo facessimo, potremmo continuare a vivere come prima (io, ad esempio, finora non ho mai avuto necessità di fare ii vaccino antinfluenzale stagionale). Mi hanno spiegato però una cosa che trovo straordinaria: attraverso il vaccino fatto a me, io consentirò di abbattere l'aggressività mortifera con cui questo maledetto esserino potrebbe devastare la vita di milioni di anziani, deboli, disabili, malati molto piu fragili di noi due. E, come senz'altro saprai, l'effetto "immunità di gregge".

 

Ho appreso che nella storia altre malattie che per secoli hanno falciato milioni di vite, come il morbillo o il vaiolo, hanno perso la loro capacità di morte proprio grazie a questa strategia vincente. Sono rimasto folgorato: letteralmente, miliardi di persone hanno potuto continuare a godere dell'amore, dell'amicizia, della prossimita dei propri cari, stringerli a sé, prendersi cura di loro, baciarli, passare la vita insieme grazie a tutti gli altri che hanno scelto liberamente di vaccinarsi.

 

In questo terribile, straordinario, unico momento storico, il Mondo intero è a un punto di svolta. Abbiamo a portata di mano la concreta possibilità di un Ricominciamento Universale. lnsieme a Te, non penso che questa missione sia compito anzitutto di politici, informatori, personaggi particolari. È nelle mani Tue e mie. Nostre. II destino dell'Umanità dipende da noi due. lo credo in Te. Penso che Tu sia un protagonista essenziale di questo momento di vita del Mondo e non desidererei in alcun modo non camminare affianco a te, lottando insieme. II Mondo ha bisogno di Te. lo ho bisogno di Te. I poveri e i deboli della Terra hanno bisogno di Te, del Tuo coraggio, della Tua forza, del Tuo Amore.

 

Spero tanto potremo incontrarci, magari affianco nella lotta per la giustizia e la verità, in un mondo liberato da questo male che ha attraversato il mio e forse anche il Tuo corpo e che non dobbiamo più permettere porti morte ai nostri fratelli e sorelle in Umanità. Spero tanto potrai ascoltare questi pensieri e prenderli in considerazione nella sacra e libera decisione che avrai da prendere: spero tanto, alla luce di queste parole che Ti ringrazio di avermi permesso di condividere con Te, accetterai anche Tu di assumere il vaccino anti-Covid. lnsieme. Per liberare l'Umanità. Grazie di cuore per avermi ascoltato.
Un abbraccio sentito, rispettoso, convinto, grato, stimante.
Un Tuo fratello in Umanità.

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