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Milano, in fiamme un palazzo di 16 piani: sgomberati gli inquilini | Sala: "Sentiti tutti, escludo vittime"

La Procura ha aperto un'inchiesta per disastro colposo. Il primo cittadino: "Daremo una mano a chi ha perso tutto". Tra i residenti anche il cantante Mahmood

A fuoco un palazzo a Milano, paura nella periferia sud della città

Un incendio ha devastato a Milano un palazzo di 16 piani nella periferia sud. Dal piano più alto fino al seminterrato, 60 metri di palazzo sono andati in fiamme. Una colonna altissima di fumo è rimasta visibile ovunque in città. Nel grattacielo vivono almeno 70 famiglie, ma non si segnalano né feriti, né vittime. Il sindaco Sala: "Sentiti tutti gli inquilini. Escludiamo ci possano essere morti". La Procura ha aperto un'inchiesta per disastro colposo.

A prendere fuoco sarebbe stato prima un appartamento all'ultimo piano, poi le fiamme si sono propagate lungo la parte sinistra, consumando l'edificio fino a mostrarne l'ossatura. Sul posto, oltre alle ambulanze e ai vigili del fuoco, è arrivata la magistratura. Si indaga per capire la dinamica dell'incendio che ha distrutto il palazzo di via Antonini. Il grattacielo - soprannominato "Torre del Moro" che comprende due numeri civici, il 32 e il 34 - in pochi minuti si è trasformato in una torcia di fuoco e fumo. Tra i residenti anche il cantante Mahmood, che abitava al nono piano: sarebbe stato tra i primi ad abbandonare l'edificio una volta scoppiato l'incendio.

 

Le fiamme hanno avvolto tutto, a partire dai pannelli della facciata che hanno iniziato a staccarsi, uno a uno, trasformandosi in proiettili infuocati caduti in strada e spinti dal vento anche lontano dal grattacielo dove si trovano, oltre a un Mcdonald's e a un supermercato, entrambi chiusi, anche due pompe di benzina. Immediato l'intervento di decine di mezzi di vigili del fuoco e ambulanze, oltre alle forze dell'ordine che hanno delimitato l'intera zona, con l'elicottero in volo per capire se qualcuno avesse trovato rifugio sul tetto. I primi soccorritori avrebbero fatto in tempo a entrare nel grattacielo e a salire fino all'ultimo piano, da dove si era sprigionato il fuoco, per far uscire i residenti. In tutto sono una ventina i condomini visitati sul posto dal personale del 118.

 

Il sindaco Sala: escludo vittime - "Sono stati contatti tutti i residenti del palazzo e la buona notizia è che hanno risposto tutti. Da quello che capiamo, avendo contattato tutti, credo che in questo momento che ci siano vittime lo si possa escludere. Possiamo tirare un sospiro di sollievo", ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che è arrivato sul posto non appena ha potuto. "A questo punto i vigili del fuoco completeranno i lavori di spegnimento ed entreranno in tutti gli appartamenti, però il fatto di aver parlato con tutti gli inquilini ci rende più tranquilli. - ha aggiunto Sala -. Ora c'è da pensare a questa povera gente che ha perso tutto, ora un aiuto immediato poi troveremo le formule e ci attiveremo per dare una mano". "A latere però le responsabilità, va capito perché in un palazzo di costruzione così recente, di dieci o undici anni fa, possa essere successo quello che è successo - ha proseguito -. Quattro ore fa avevamo un livello di preoccupazione maggiore. Grazie ai vigili del fuoco, ma anche grazie agli inquilini: alcuni potevano correre giù velocemente invece hanno bussato a tutte le porte e questo è stato decisivo".

 

 

Una donna: "Ho sentito odore di fumo e sono scappata" - "Abbiamo sentito odore di fumo e siamo subito scappati via - racconta una donna residente nel palazzo -. Non pensavo fosse così grave. I vigili del fuoco mi hanno detto che il fuoco sarebbe partito dall'altro lato del mio piano, dove vive un ragazzo. Mi sembra che anche lui sia riuscito a mettersi in salvo".

 

"Pannelli bruciati come burro" - Un altro residente del condominio racconta: "Ci avevano detto che i pannelli che ricoprivano il palazzo erano ignifughi, invece sono bruciati rapidamente come fossero burro. Saranno i tecnici a fare una verifica, ma ricordo perfettamente che ci avevano detto che quei pannelli erano resistenti al fuoco". 

 

Il grattacielo fa parte di un complesso realizzato nel 2011 che ospita anche uffici, ristoranti e negozi. Fa parte della riqualificazione della zona Vigentino dove, tra gli altri edifici, è stata costruita anche la Fondazione Prada. Il palazzo raggiunge i 60 metri di altezza ed è ispirato alla chiglia di una nave. E' composto di lastre autoportanti di polistirene che si sono consumate rapidamente, lasciando scoperta la struttura.

 

 

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