La mobilitazione

Milano, girasole dedicato a un figlio morto strappato: scatta la "protesta dei fiori"

Alcuni cittadini si sono recati al campetto da basket di via Dezza per portarne uno in segno di solidarietà

27 Nov 2025 - 17:11
 © Facebook

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Milano si mobilita per Alessandro, il 15enne morto nel maggio 2017 mentre giocava a basket con gli amici su un campetto in via Dezza. Infatti, la notizia che i girasoli che la madre porta regolarmente in suo ricordo venivano strappati e della scritta comparsa nei giorni scorsi in risposta al biglietto della famiglia che chiedeva rispetto per quel fiore ("Se tutti mettessero un fiore per ogni morto, Milano sarebbe una pattumiera") ha scatenato una vera e propria ondata di solidarietà. Con diversi cittadini che hanno portato un girasole da lasciare sulla rete. 

La mobilitazione

 La mobilitazione è partita mercoledì sera, il giorno in cui si è diffusa la notizia, come ha raccontato su Facebook Niccolò Libero Orlando, consigliere del Municipio 6 di Milano: "Questa sera (mercoledì sera, ndr) è successo qualcosa di bello, qualcosa che Milano dovrebbe ricordarsi. Dopo la storia dei girasoli strappati al campetto di via Dezza, un gruppo di cittadini si è dato appuntamento lì, in silenzio, senza clamore, e ha lasciato un fiore. Un girasole ciascuno. Un gesto semplice, ma pieno di significato: restituire dignità a un ricordo, proteggere il dolore di una madre, ricordare Alessandro nel luogo che amava di più.  Hanno scelto di rispondere alla cattiveria con un atto di gentilezza. Il campetto stasera era diverso. Che questo girasole diventi un simbolo non soltanto di un ragazzo portato via troppo presto, ma di una comunità che sa ancora stringersi, proteggere, farsi presente. A volte basta un fiore per far vedere da che parte sta la città. E stasera Milano ha scelto bene". 

Alcuni di questi cittadini fanno parte dell'associazione Angeli del Bello di Milano, il cui fondatore, Simone Lunghi, ha spiegato sui social come il campetto di via Dezza "da ieri sera" sia "diventato l'ombelico di Milano". "Da ieri le persone hanno iniziato a portare girasoli. Gli angeli del bello sono stati tra i primi. Questa mattina il viavai è incredibile: adulti, bambini, ragazzi, fiorai che regalano mazzi. Qualcuno ha persino riscritto il messaggio della mamma di Alessandro, rovinato da altri. La risposta di Milano è stata straordinaria. Perché quando ci si trova di fronte a cattiveria o arroganza, la cosa migliore è trasformare il tutto in semi di bellezza. Ho parlato con i genitori di Alessandro: il papà è passato poco fa, visibilmente emozionato. Mi ha raccontato che i messaggi di sostegno li hanno profondamente commossi. Alessandro amava quel campetto. Noi qui avevamo organizzato i Giochi della Pace. Ora vogliamo fare il Torneo dei Girasoli: riempire il campo di giovani, e di fiori. Pieno di memoria e speranza". 

"Dopo la sua scomparsa era nata l'associazione The DAB GAME, che sostiene lo sport in difficoltà a Milano e provincia. Quanto successo in questi giorni ha dato nuova energia all'associazione, pronta a moltiplicare il bene. Un altro miracolo di Alessandro. E poi street artist, fiorai, amici, comunità: tutti insieme per un grande girasole sul campo. La risposta a quel gesto ignobile è stata chiara: l'educazione vince sull'arroganza, la gentilezza sulle offese, la cura sull'inciviltà", ha aggiunto Lunghi.

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