la scoperta e la coincidenza

Milano-Cortina 2026, le prime Olimpiadi sulle orme dei dinosauri nel Parco dello Stelvio

"Questa eccezionale scoperta è un regalo della storia ai Giochi invernali", il commento del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana alla presentazione di "Triassic Park" sulle Alpi valtellinesi

16 Dic 2025 - 16:51
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"Un regalo che la storia fa alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. Una scoperta eccezionale". Così il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana alla presentazione di "Triassic Park: migliaia di orme di dinosauri scoperte nel Parco Nazionale dello Stelvio". "La testimonianza di un passato che risale a oltre 200 milioni di anni fa - spiega il governatore - e che evidenzia come, nel cuore delle Alpi, tra Livigno e Bormio, siano conservate le tracce di dita e artigli di dinosauri impresse su piane di marea alla fine del Triassico". Piste archeologiche dove oggi sorgono piste da sci... olimpiche.

La scoperta e la coincidenza

 Dal cuore delle Alpi è riemersa, dunque, una Valle dei dinosauri, con migliaia di orme lasciate da branchi di grandi erbivori circa 210 milioni di anni fa. Le tracce, scoperte nel Parco dello Stelvio su pareti di dolomia quasi verticali, formano piste lunghe centinaia di metri e sono così ben conservate che alcune presentano perfino segni di dita e artigli.

Il ritrovamento, avvenuto in una delle zone coinvolte nei prossimi Giochi Olimpici Invernali di Milano-Cortina 2026, è annunciato da Regione Lombardia e dal paleontologo Cristiano Dal Sasso del Museo di Storia Naturale di Milano. "Si tratta di una vera e propria 'valle dei dinosauri' che si estende per chilometri: è il sito più grande delle Alpi e uno dei più ricchi al mondo, almeno per il periodo Triassico", spiega Dal Sasso.

"Si tratta probabilmente della più importante scoperta paleontologica sui dinosauri italiani dopo quella di Ciro", continua l'esperto. "Questo luogo era pieno di dinosauri: è un immenso patrimonio scientifico che richiederà decenni per essere studiato, anche perché il sito non è raggiungibile con sentieri e per esaminare le orme si dovranno impiegare droni e tecnologie di telerilevamento".

Le camminate parallele dei dinosauri "sono prove evidenti di branchi in movimento sincronizzato e ci sono anche tracce di comportamenti più complessi, come gruppi di animali radunati in cerchio, forse per difesa", precisa il paleontologo. Questi esemplari si muovevano lungo le rive lambite dalle calde acque dell'Oceano Tetide, in un ambiente simile a quelli delle aree tropicali attuali, con piane di marea che si perdevano all'orizzonte per centinaia di chilometri.

L'attuale posizione quasi verticale delle orme non è quella originaria, ma è conseguenza delle deformazioni che hanno portato al sollevamento della catena alpina.

La scoperta, che porta in primo piano le Alpi valtellinesi a meno di due mesi dall'inizio dei Giochi di Milano-Cortina, si deve al fotografo naturalista Elio Della Ferrera, che lo scorso 14 settembre si trovava nella Valle di Fraele per fotografare cervi e gipeti. Durante l'escursione ha notato le orme affioranti (alcune delle quali arrivano fino a 40 centimetri di diametro) e ha scattato le prime immagini, subito inviate al paleontologo Dal Sasso e alla Soprintendenza. Le orme sono le prime di dinosauri scoperte in Lombardia, le uniche esposte a nord di una delle più importanti faglie delle Alpi (la Linea Insubrica), e confermano l'esplosione evolutiva dei dinosauri nell'ultima parte del Triassico superiore. Affiorano su almeno sette crinali diversi, distribuiti su una distanza di quasi cinque chilometri.

Stando alle prime analisi, le tracce potrebbero appartenere a dinosauri prosauropodi, ovvero erbivori dal collo lungo e testa piccola che sono considerati gli antenati dei grandi sauropodi del Giurassico come il brontosauro. Di corporatura robusta, i prosauropodi possedevano artigli appuntiti sia sulle mani che sui piedi. In alcune specie, gli adulti potevano raggiungere i 10 metri di lunghezza. Gli scheletri di diversi esemplari sono già stati rinvenuti in passato sia in Svizzera che in Germania.

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