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Migranti, Garante: centri scadenti e scarsa trasparenza

Il report di 380 pagine mette in evidenza le irregolarità riscontrate dallʼAutorità per i diritti dei detenuti sia durante le operazioni di rimpatrio che negli "hotspot"

Migranti, Garante: centri scadenti e scarsa trasparenza - foto 1
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Scadenti condizioni materiali e igieniche delle strutture per i migranti, scarsa trasparenza e mancanza di un sistema di registrazione degli eventi critici, assenza di una procedura di reclamo per far valere violazioni.

Sono alcune delle principali carenze messe in luce nella relazione annuale dal Garante delle persone detenute e private della libertà presentata al Parlamento.

Da marzo 2017 a giugno 2018 il Garante ha monitorato 16 operazioni di rimpatrio forzato: 13 verso la Tunisia e 3 verso la Nigeria. Oltre alle operazioni di rimpatrio il Garante ha esaminato anche le condizioni dei migranti irregolari nei Centri di permanenza o hotspot. Fra le irregolarità rilevate: la consuetudine, riscontrata nella gran parte delle operazioni monitorate, di "tenere anche per molte ore i polsi dei rimpatriandi legati tramite delle fascette in velcro, indiscriminatamente e in assenza di comportamenti apertamente non collaborativi".

Inoltre il Garante ritiene non accettabile che i migranti vengano lasciati per ore in attesa dei controlli, in piedi in aree all'aperto, in locali fatiscenti, in particolare nel report si fa riferimento alla struttura aeroportuale dedicata di Palermo. La relazione, presentata in Senato, è un volume di 380 pagine in cui si segnalano tutte le irregolarità rilevate: dalle "scadenti condizioni materiali e igieniche delle strutture" ispezionate, alla "scarsa trasparenza", fino alla "non considerazione delle differenti posizioni giuridiche delle persone trattenute e delle diverse esigenze e vulnerabilità individuali" e all'assenza di "una procedura di reclamo per far valere violazioni dei diritti o rappresentare istanze". 

Non si tratta di questioni poco rilevanti in quanto in base al diritto internazione ci sono delle restrizioni per quanto riguarda la libertà di ciascun Stato di allontanare gli stranieri dal proprio territorio . Qualora venissero meno, il rimpatrio forzato potrebbe essere illegittimo. Non manca nel report una notazione sull'accertamento dell'età dei minori stranieri non accompagnati. A oltre un anno dall'entrata in vigore della legge Zampa (la norma prevede che i minori stranieri soli non potranno essere respinti e saranno tutelati da un sistema di protezione e di inclusione uniforme), il Garante ha rilevato "un grave deficit di attuazione" della normativa, con episodi di avvio di accertamenti socio-sanitari sul minore "senza il coinvolgimento dell'Autorità giudiziaria", ma perfino casi di "mancata conoscenza delle disposizioni sia da parte delle forze di polizia che della magistratura onoraria".