FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Pamela Mastropietro, confermato l'ergastolo a Innocent Oseghale

Riconosciuto il reato di violenza sessuale. Applausi e grida di gioia da parte del pubblico in aula alla lettura della sentenza. La madre della giovane: "Ci sono altri mostri fuori da prendere". Il legale dell'imputato: "Faremo ricorso in Cassazione"

Per l'omicidio di Pamela Mastropietro è stato confermato l'ergastolo per Innocent Oseghale, che ha ucciso e fatto a pezzi la diciottenne nel gennaio del 2018 a Macerata.

L'imputato non era presente in aula al momento della lettura della sentenza. C'erano invece i genitori della giovane. Il processo d'appello bis ha riguardato solo il reato di violenza sessuale ed è stato trasmesso a Perugia per questioni procedurali dopo che la Cassazione aveva definitivamente confermato la condanna per l'omicidio.

Fotogallery - Pamela Mastropietro, il padre e la madre in aula durante il processo

 

Applausi e grida di gioia alla lettera della sentenza

 Applausi e grida di gioia da parte del pubblico in aula alla lettura della sentenza della Corte d'assise d'appello di Perugia. Tra i presenti i genitori della diciottenne mentre gli amici hanno collocato diversi striscioni e cartelli all'esterno per ricordare la giovane. La Corte ha così accolto la richiesta di riconoscere la violenza sessuale e quindi l'ergastolo per Oseghale avanzata dalla Procura generale.

 

Madre Pamela: "Ci sono altri mostri fuori da prendere"

 Parla di decisione "giusta" per la conferma dell'accusa di violenza sessuale, e quindi dell'ergastolo, per Innocent Oseghale ma sostiene che "ci sono altri mostri fuori da prendere" Alessandra Verni, la madre di Pamela Mastropietro. Lo ha detto al termine dell'appello bis a Perugia, con indosso una maglietta con il volto della figlia. "Spero che sia a vita e senza sconti di pena. Come ho detto a Macerata fuori uno. Adesso vediamo gli altri", ha aggiunto. "Vogliamo gli altri - ha detto ancora la madre di Pamela - perché ci sono le prove che c'erano anche loro. Questa sentenza un po' di sollievo me lo dà".

 

Il padre: felici ma non dovevamo arrivare qui

 "Un altro punto. Siamo molto felici e orgogliosi della sentenza. Spero con tutto il cuore che venga confermata in Cassazione, ce lo auguriamo io e la madre". Così il padre di Pamela, Stefano Mastropietro, dopo la sentenza. Per la quale ha provato "grande gioia".  Per il legale di parte civile, l'avvocato Marco Valeri Verni, che rappresenta la madre della diciottenne, "non si doveva arrivare qui". "Ci siamo arrivati non per volontà nostra - ha aggiunto - e non ci siamo tirati indietro. Abbiamo contribuito a fare giustizia. Un altro tassello doloroso è stato aggiunto a questa vicenda ma è andata come doveva andare. Oggi ci godiamo questo momento anche se sappiamo che la battaglia non è ancora finita".

 

Legale Oseghale: "Faremo ricorso in Cassazione"

 "Siamo molto delusi dalla sentenza. Non appena usciranno le motivazioni le valuteremo ma preannunciamo il ricorso in Cassazione". Così Simone Matraxia, avvocato difensore di Innocent Oseghale, ha commentato la sentenza che ha confermato la condanna all'ergastolo per il loro assistito riconoscendogli anche il reato di violenza sessuale nei confronti di Pamela Mastropietro. "Sulla violenza sessuale non c'è nulla per condannarlo", ha sottolineato.
 

TI POTREBBE INTERESSARE

Commenti
Commenta
Disclaimer
Grazie per il tuo commento

Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione

Grazie per il tuo commento

Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook

Regole per i commenti

I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre

In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali