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Ancona, l'appello di Lorenzo per curare il tumore negli Usa: "Voglio vivere, potete darmi una mano?"

Il 34enne, medico e attore, da 8 mesi combatte contro un linfoma che gli ha tolto il parziale uso delle gambe. "La terapia non sta funzionando, lʼultima speranza è andare negli Stati Uniti"

Quel "Voglio vivere, potete darmi una mano?" con voce stanca ma decisa è stato visto e ascoltato da quasi 24mila utenti di Youtube in 24 ore.

Ciò ha portato la raccolta fondi online partita in contemporanea alla diffusione del video a quota 229mila su 500mila. L'appello di Lorenzo Farinelli, 34enne di Ancona, medico e attore, sta arrivando dritto all'obiettivo: trovare i soldi per il piano B, l'ultima speranza, la terapia Car-T, cioè, alla quale sottoporsi negli Stati Uniti, perché qui in Italia non è ancora diffusa. "Non mi arrendo, ho fatto delle promesse e voglio mantenerle, perché non è finita finché non è finita", spiega il marchigiano che da 8 mesi combatte senza troppi risultati perché il linfoma che gli "ha stravolto la vita", facendogli anche perdere parzialmente l'uso delle gambe, è diventato chemio-resistente. Accanto al giovane la famiglia, la fidanzata e gli amici riuniti nell'associazione "SalviamoLo".

La corsa contro il tempo "Ho combattuto fin da subito, ho fatto tanta chemio - racconta Lorenzo, con fatica, ma con lucidità, - purtroppo i risultati non sono stati buoni". Il 34enne ha davanti a sé una possibilità che definisce "concreta": il protocollo sperimentale "Car-T", già diffuso negli Stati Uniti e appena arrivato in Europa, che permetterebbe ai linfociti di Lorenzo di identificare ed eliminare le cellule tumorali altrimenti indistinguibili all'organismo.

Un primo tentativo sarà fatto in un centro clinico di Milano, dove il giovane sarà sottoposto ad accertamenti per valutare l'accesso alla sperimentazione. Il viaggio negli Usa sarebbe l'ultima spiaggia se dal capoluogo lombardo dovesse arrivare un "no". Come riferisce Ancona Today, nel caso fossero possibili le cure in Italia, la raccolta fondi verrà bloccata e il denaro raccolto sarà devoluto alla ricerca scientifica.

Chi vuole aiutarlo può farlo attraverso questo sito www.salviamolo.it