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Maltempo in Veneto, il sindaco di Vicenza: "La situazione è critica" | Zaia: "Chiesto lo stato di crisi, la città è stata salvata dai bacini"

Scuole chiuse, esondazioni e allagamenti mandano in tilt la viabilità. Ancora interrotta tra Vicenza e Padova la linea ferroviaria Milano-Venezia. Caduti fino a 30 centimetri di neve

Il maltempo continua a flagellare il Veneto, dove la Protezione civile ha emesso un'allerta rossa per rischio idraulico e idrogeologico in diversi settori della Regione e arancione per altre zone, a causa di allagamenti ed esondazioni.

La linea ferroviaria Milano-Venezia resta bloccata tra Vicenza e Padova. E proprio a Vicenza, dove le scuole sono chiuse per maltempo, il sindaco Giacomo Possamai parla di una "situazione critica", con "allagamenti importanti in particolare nella zona del Retrone". E lancia un appello ai cittadini: "Evitate in tutta la città interrati e sottopassi. Limitate gli spostamenti per consentire gli interventi di soccorso e della protezione civile". Caduti 30 centimetri di neve. "Si tratta di un grande evento alluvionale, ma Vicenza è stata salvata dai bacini di laminazione", ha affermato il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, il quale ha firmato il decreto per lo stato di crisi.

Fotogallery - Maltempo, allarme in Veneto per i fiumi in piena: "Situazione critica" a Vicenza

 

I dati sulla piovosità "sono paragonabili a Vaia e alla grande alluvione del 2010. Se non ci fossero state le opere, avremmo assistito a un altro disastro", ha sottolineato Zaia.

 

Zaia: "Non so se Roma ci darà gli schei..."

 "Ho firmato il drecreto sullo stato dicrisi, poi non so se Roma ci daraà gli schei (i soldi, ndr), ne avanziamo comunque tanti", ha proseguito il presidente del Veneto. "Ci sono i presupposti per dire che la situazione è sotto controllo. Si evitino gesti eroici, i curiosi creano solo impiccio, perdono solo tempo, dico di evitare di andare sopra gli argini per fare il 'video della vita', il rischio e' che crollino. Già è un bel risultato che nessuno si sia fatto male".

 

Maltempo in Veneto, il sindaco di Vicenza: "La situazione è critica" | Zaia: "Chiesto lo stato di crisi, la città è stata salvata dai bacini" - foto 1
Tgcom24

 

Allagamenti a Vicenza e Altavilla Vicentina

 Come reso noto dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, nelle prime ore della giornata si sono verificati numerosi allagamenti a Vicenza e Altavilla Vicentina: è intervenuta la Protezione civile con pompe e saccate. Il Consorzio Bacchiglione segnala alcuni allagamenti nei comuni dei Colli Euganei a causa dell'impossibilità ricettiva della rete minore. È esondato lo scolo consortile Nina, affluente del canale Bisatto, in località Lovertino di Rovolon, interessando alcune abitazioni. Il torrente Aldegà inizia lo sfioro in comune di Monteforte d'Alpone e S. Bonifacio, con invaso in area deputata a laminazione.

 

Le altre zone interessate

  L'assessore alla Protezione civile Gianpaolo Bottacin informa che permane l'interruzione di tre linee ferroviarie (Vicenza-Padova, Vicenza-Schio fino a Cavazzale, Vicenza-Treviso da San Pietro in Gu') a seguito dell'innalzamento del fiume Retrone a Vicenza. Il Consorzio Bacchiglione segnala alcuni allagamenti nei comuni dei Colli Euganei a causa dell'impossibilità ricettiva della rete minore. Confermata dalla Sala Operativa del Genio Civile di Padova (sede di Este) l'esondazione dello scolo consortile Nina (gestore Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta), affluente del canale Bisatto, in località Lovertino - Comune di Rovolon. La zona interessata è prevalentemente agricola, con due case interessate dalla tracimazione dello scolo; adottata evacuazione verticale. Il torrente Aldega' inizia lo sfioro in Comune di Monteforte d'Alpone e S. Bonifacio con invaso in area deputata a laminazione. Permangono numerosi allagamenti concentrati in Comune di Vicenza ed Altavilla Vicentina con necessità di interventi immediati con pompe e saccate.

 

 

Caduti 30 centimetri di neve

 In Veneto nella notte sono scesi dai 5 ai 30 centimetri sulle Dolomiti e tra i 10 e i 30 centimetri di neve fresca sulle Prealpi, con limite delle nevicate a 2000 metri, secondo quanto riporta l'Agenzia per l'ambiente (Arpav). Le precipitazioni più intense si sono verificate sulle Dolomiti meridionali, in particolare nell'Agordino con 40 centimetri sulle Pale di San Martino (1280 metri) e sulle Prealpi bellunesi e vicentine, con 30 centimetri in Val Salatis (1990 metri) e sull'Altopiano di Asiago, con 45 centimetri a Cima Dodici (1965). Il manto nevoso e' abbondante alle alte quote: 142 centimetri a Cima Dodici e 2321 a Campomolon, sulle Prealpi vicentine. Sopra Cortina D'Ampezzo, a Ra Valles, 187 centimetri, in Val di Zoldo, a Col dei Baldi (1900 metri) si arriva a 201 centimetri. 

 

 

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