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"Mi sono tolto un peso", ha detto Domenico Gottardelli al gip Elisa Mombelli durante l'interrogatorio di garanzia
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Ha confessato Domenico Gottardelli, il 78enne di Covo (Bergamo) accusato di aver ucciso mercoledì scorso con una fucilata al petto Fausto Gozzini, anche lui bergamasco, titolare della ditta Classe A Energy a Casale Cremasco (Cremona), dove è avvenuto l'omicidio. "Eravamo amici da una vita e lui mi ha rubato 400mila euro in contanti. Mi sono tolto un peso": ha detto Gottardelli al gip Elisa Mombelli durante l'interrogatorio di garanzia.
"Eravamo amici da trent’anni. Andavamo spesso a cena e a fare i viaggi insieme. Fausto frequentava la mia cameriera, l'unica, insieme a me, ad avere le chiavi di casa mia. Fausto aveva la disponibilità della mia casa. In garage avevo 400mila euro", ha aggiunto l'uomo, come riporta l'edizione milanese del Corriere della Sera. "Qualche anno fa", i soldi "sono spariti. Ho chiesto alla cameriera se li avessero presi loro due. Lei ha negato. Ho fatto due più due. Era l'unico che poteva entrare in casa mia. Me li ha portati via lui. Non l'ho più frequentato. Gli telefonavo ogni tanto per scambi di auguri. In questi anni mi sono macerato dentro, non dormivo più di notte, avevo l'ansia", ha raccontato Gattardelli.
Poi, mercoledì mattina, l'omicidio. Dopo, "mi sono seduto sul divano, ho appoggiato il fucile, ho detto alla moglie e al figlio di Gozzini di chiamare l'ambulanza e i carabinieri. Io sono sereno, mi sono tolto un peso", ha concluso l'uomo.
"Il mio cliente si rende perfettamente conto di quello che ha fatto - ha spiegato il suo l'avvocato, Santo Maugeri - ma è tranquillo perché mi ha spiegato che è come si fosse finalmente liberato di un macigno".