Traffico di droga, capo ultrà del Milan condannato a 7 anni
Dalle indagini era emerso che Luca Lucci avrebbe intrattenuto "le relazioni con i narcotrafficanti esteri" in Brasile e in Marocco
È stato condannato a 7 anni di reclusione Luca Lucci, ultrà capo della Curva Sud milanista, finito in carcere a dicembre per un presunto traffico di droga, tra hashish, marijuana e cocaina.
Lo ha deciso il gup di Milano nel processo con rito abbreviato, mentre altri tre imputati hanno patteggiato. Dalle indagini era emerso che Lucci avrebbe intrattenuto "le relazioni con i narcotrafficanti esteri" in Brasile e in Marocco.
A dicembre l'ordinanza di custodia cautelare, firmata dal gip Filice, aveva riguardato altre 7 persone, oltre a Lucci, condannato oggi anche ad una multa da 50mila euro. Due imputati hanno patteggiato 3 anni e 4 mesi e uno 2 anni e 4 mesi. Lucci Era stato condannato in passato anche per aver sferrato un pugno nel derby Milan-Inter del 15 febbraio 2009 al tifoso interista Virgilio Motta facendogli perdere un occhio (Motta poi si è suicidato).
L'inchiesta, che oggi ha portato alla condanna di Lucci, difeso dal legale Jacopo Cappetta, era nata da quella sul tentato omicidio di Enzo Anghinelli, ferito gravemente a colpi di pistola in un agguato nel 2019 in centro a Milano. Si è arrivati alla condanna in abbreviato e ai tre patteggiamenti dopo una richiesta di rito immediato da parte del pm che era stata accolta dal gip.
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