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Non affitta ai meridionali, Salvini: "Leghista? La signora è una cretina"

Il segretario della Lega ha risposto a distanza alla locatrice che ha negato la casa a una pugliese. La donna si è poi scusata e non sarà avviata alcuna azione legale

Non affitta ai meridionali, Salvini:
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"La signora che non affitta ai meridionali? E' una cretina".

Sconfessa così Matteo Salvini la "leghista razzista al 100%" che ha negato il suo appartamento in provincia di Milano a una 28enne pugliese. Il segretario della Lega, a margine dell'Assemblea degli amministratori locali del Carroccio, ha risposto a distanza alla locatrice che negli audio-shock diffusi sui social network motiva il suo diniego definendosi una "salviniana": "Non ho il piacere di conoscerla ed è lontanissima dal mio pensiero".

In precedenza, di fronte alla possibilità di diffondere sui social i messaggi vocali ricevuti la risposta della milanese era stata: "Mi raccomando, scriva e pubblichi che sono salviniana, sto con Matteo, con il capitano". Poi la marcia indietro.

Il caso dell'affitto negato a una giovane foggiana prima aveva fatto il giro dei social network e poi era stato diffuso sui principali media nazionali. La polemica politica che si era innescata e che seguiva la minaccia dell'inquilina mancata di "farle causa", ha costretto, a fine giornata, la locatrice a chiedere scusa.

A chiudere definitivamente il caso è stata, con un lungo post su Facebook, Laura Ortolani, la compagna della ragazza a cui è stato negato l'affitto: "La signora Patrizia ci ha privatamente e pubblicamente chiesto scusa - si legge -. Nonostante le basi per avviare un'azione legale ci siano, non essendo noi persone rancorose e non avendo né tempo né voglia di protrarre tutto questo, abbiamo deciso di non intraprendere nessuna azione nei confronti della signora. Questo non significa che abbiamo dimenticato o che abbiamo perdonato, ma che abbiamo semplicemente accettato le sue scuse". "Riteniamo che le discriminazioni di qualsiasi natura siano inaccettabili - prosegue -. Questo non è un fatto politico, ma un fatto umano".