Multato, continua a dire messa in barba ai divieti: "Mi hanno contestato il diritto di celebrare"
Il parroco di Soncino (CR) racconta a "Pomeriggio Cinque" della multa ricevuta per la violazione delle misure restrittive
Le immagini della messa interrotta dai Carabinieri in una chiesa di Soncino, in provincia di Cremona, hanno fatto il giro della rete. Don Lino, che aveva deciso comunque di continuare con la sua celebrazione, ha ricevuto una multa da 680 euro, mentre ogni fedele presente (circa una quindicina) ha ricevuto una sanzione di 280 euro.
Eppure il sacerdote ha deciso di continuare a dire messa: "I divieti di celebrare la messa sono terminati il 25 marzo - spiega don Lino a "Pomeriggio Cinque" con tanto di decreto alla meno - e nel giorno dell'intervento non mi è stato contestato l'assembramento di fedeli, che non c'era dato che erano presenti 15 parrochiani in 300 metri quadrati, ma il diritto di celebrare che non è esplicitato nelle normative successive a quelle del 25 marzo".
Quanto inserito fra l'1.00 e le 8.00 verrà moderato a partire dalle ore 8.00
Nessun commento
Metti il tuo like ad un commento
Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione
Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook
I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre
In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali