QUATTRO ARRESTI

Milano, notte di terrore per un 31enne: sequestrato e picchiato per avere il pin del bancomat

Arrestati due italiani e due marocchini di età comprese tra i 23 e i 35 anni: hanno prelevato i contanti fino al tetto massimo giornaliero della carta, pari a 1.800 euro

24 Mar 2021 - 08:31
 © Carabinieri Milano

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Una notte intera nelle mani di quattro banditi che lo hanno rapito, spogliato, minacciato, picchiato e infine rapinato del contenuto della carta di credito. E' l'incubo vissuto da un 31enne di Pioltello (Milano) nella notte tra il 30 settembre e il primo ottobre 2020, ma reso noto solo ora con la cattura da parte dei carabinieri di Cassano d'Adda dei suoi carnefici: due italiani, di 25 e 35 anni, e due marocchini, di 23 e 24 anni.

Portato in un casolare a Cassina de' Pecchi L'indagine era iniziata a Melzo la mattina del 3 ottobre, quando la vittima si era presentata alla stazione dei carabinieri per raccontare le ore di violenza subita. Nella serata del primo ottobre il 31enne aveva incontrato i due stranieri a Cernusco sul Naviglio (le modalità non sono state precisate) e poco dopo era stato costretto a seguirli in una fabbrica abbandonata a Cassina de' Pecchi, dove erano stati raggiunti dai complici italiani.

Prelevato i contanti fino al tetto massimo giornaliero "Mi hanno prima preso il portafogli e poi mi hanno fatto spogliare per evitare che scappassi", ha raccontato agli investigatori. I quattro lo hanno tenuto in trappola per ore, picchiandolo a piacimento e minacciando di ucciderlo lanciandolo dal quarto piano della struttura. In questo modo lo hanno convinto a rivelare loro il pin della carta con cui hanno prelevato i contanti fino al tetto massimo giornaliero, 1.800 euro.

Usati sportelli bancomat e sale giochi Per farlo hanno usato sportelli bancomat ma anche sale giochi, consentendo così ai carabinieri di ricostruire il film della notte attraverso le telecamere in strada e nei locali. Attorno alle 5, poco prima dell'alba, il 31enne è stato liberato dai sequestratori ed è tornato a casa in stato di shock. Nel pomeriggio del primo ottobre sembrava già un brutto sogno ormai passato, ma i quattro sono riapparsi con una chiamata sul suo cellulare.

La denuncia ai carabinieri nonostante le minacce Con il solito elenco di minacce hanno provato a dissuaderlo dal presentare denuncia e per un paio di giorni quelle parole hanno ottenuto il risultato sperato. Ma la mattina del 3 ottobre l'uomo ha trovato la forza per raccontare tutto ai carabinieri della stazione di Melzo che poi lo hanno accompagnato al Policlinico, dove i medici hanno valutato le sue contusioni guaribili in 7 giorni.

I responsabili fermati tra Vigevano e Milano I militari, coordinati dalla procura milanese, sono partiti proprio da quel numero di telefono utilizzato per le minacce per tracciare con maggiore precisione gli spostamenti del gruppo. Nelle scorse ore è stata eseguita l'ordinanza di custodia cautelare in carcere tra Vigevano (Pavia) e Milano. In tre erano a casa mentre uno dei marocchini senza dimora è stato rintracciato nel quartiere "Satellite" di Pioltello. A casa dell'altro straniero è stato trovato il giubbotto sottratto alla vittima e in tasca c'erano ancora 700 euro in banconote da 50. Gli arrestati, tutti con precedenti, sono ritenuti responsabili a vario titolo di sequestro di persona, rapina, minaccia aggravata, violenza privata, lesioni personali e indebito utilizzo di carte di credito.

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