Milano, le moschee abusive gestite da un condannato: "La guerra in Israele è giusta"
A "Fuori dal Coro" la gente del quartiere: "Gli permettono di fare qualunque cosa"
Uffici culturali che si trasformano in moschee abusive: è la scoperta fatta da "Fuori dal Coro", il programma di Rete 4 ha documentato la situazione all'interno di scantinati e interi edifici adibiti a luoghi di culto in via Zambelli a Milano, gestite dal 2013 da Ahmed Kabir, immigrato arabo condannato per stalking, molestie, violenza sessuale e resistenza a pubblico ufficiale. "Gli permettono di fare quello che vuole. Davanti a mia figlia si è tirato giù i pantaloni" ha raccontato una donna del quartiere preoccupata.
Una condanna di quattro anni e sette mesi di reclusione come riportato sulla sentenza del giudice Mariolina Panasiti per via anche delle minacce verso una famiglia italiana che gestisce nello stesso quartiere una autofficina. "Tanta gente parla male di me - ha commentato Ahmed Kabir alle telecamere del programma di Rete 4 - ma della condanna non ho visto ancora niente". A frequentare le moschee abusive milanesi gestite da Ahmed Kabir sono anche molti estremisti che riguardo la guerra tra Hamas e Israele commentano: "Quello che sta facendo Hamas contro il governo di Israele è giusto. Tutta quella terra è della Palestina, è una guerra giusta e tra un po' arriverà anche qua".
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