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Milano, festa abusiva in Statale: studenti lasciano rifiuti e sporcizia in ateneo | Il rettore: "Ora basta"

Lettera aperta sul sito dellʼuniversità: "Soli contro la sopraffazione". E la Procura avvia unʼindagine per violazione delle norme di sicurezza e invasione di edificio pubblico

Sporcizia e rifiuti ovunque: così è stata ridotta l'Università Statale di Milano dopo una festa abusiva tenutasi nella notte di Halloween nell'atrio dell'ateneo in via Festa del Perdono.

A denunciare il comportamento a dir poco irrispettoso degli studenti è stato il rettore Elio Franzini: "Abbiamo deciso di pubblicare le immagini perché tutti siano consapevoli e si impegnino perché questa sopraffazione non si debba ripetere". La Procura ha aperto un'indagine.

La festa, la "University Halloween Night", è stata organizzata dal collettivo "Dillinger Unimi" e dal "Laboratorio universitario metropolitano" (Lume). Il rettore ha pubblicato sull'home page del sito dell'università una serie di foto che documentano i rifiuti e la sporcizia lasciati dalle "centinaia di ragazzi, molti dei quali minorenni" che hanno partecipato all'evento.

 

 

A corredo delle immagini ha scritto una "lettera aperta", sottolineando che "queste feste, del tutto abusive, organizzate da gruppi in larga parte esterni all'ateneo, che chiedono persino una tariffa per l'ingresso, sono state tollerate per molti anni, quasi fossero l'inevitabile prezzo da pagare per risparmiare la nostra comunità da sfregi peggiori".

 

Milano, ecco com'è ridotta la Statale dopo la festa abusiva

"La difesa pacifica e condivisa con l`intera nostra comunità della legalità è compito arduo al quale non ho intenzione di sottrarmi: richiede tuttavia un'assunzione di responsabilità da parte di tutti, dentro e fuori l'università, in primis dalle autorità deputate alla nostra sicurezza, alle quali rivolgo un appello a nome di tutto il nostro ateneo", ha scritto ancora il rettore che ha anche reso noto anche di aver cercato di impedire l'annunciata "occupazione" del 31 ottobre, anticipando alle 16 la chiusura della sede universitaria, ma senza risultati: "Dopo le 16, siamo rimasti soli, testimoni di un reato che si compiva senza nulla poter fare, ad assistere alla preparazione dello scempio".

 

 

Sulla pagina Facebook dedicata alla festa, gli organizzatori hanno invece evidenziato che "anche quest'anno, per una notte, l'ateneo è stato attraversato da tantissimi studenti che hanno espresso il bisogno di socialità e spazi comuni che tanto mancano in un'università sempre più trasformata in un esamificio". "Milano è una città che necessita di luoghi di socialità liberi da logiche di mercato e mercificazione, ambiti che possano accomunare i giovani indipendentemente dalle loro possibilità economiche", hanno aggiunto, concludendo "lavoreremo per migliorare ulteriormente queste serate, l'università è uno spazio libero, che riteniamo centrale non soltanto come luogo di formazione ma anche di crescita relazionale".

 

 

Intanto la Procura di Milano ha aperto un'indagine per violazione delle norme di sicurezza e invasione di edificio pubblico.  Il fascicolo, al momento contro ignoti, è coordinato dal procuratore aggiunto di Milano Tiziana Siciliano. Verrà ascoltato il rettore Franzini, che ha denunciato pubblicamente la festa abusiva.

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