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Festa in cortile per il compleanno di un bambino disabile, i vicini avvertono i vigili: multati tutti gli adulti

Al ritrovo, organizzato all'aperto in un piccolo centro del Milanese, c'erano i familiari, un'insegnante e gli amichetti del palazzo. Niente torta né regali, ma mascherine e gel igienizzante. Il sindaco: "Polizia costretta a intervenire"

Ansa

Una festa di compleanno con mascherine e distanze, all'aperto, senza torta né regali. Il festeggiato è un bambino disabile con la sindrome di Tourette e la famiglia gli ha organizzato la festicciola, con qualche amichetto e un'insegnante, nel cortile del condominio in cui vive, nel Milanese. I vicini se ne accorgono e chiamano la polizia locale: i vigili intervengono subito e sanzionano i cinque adulti.

Mascherine e gel igienizzante - Non c'erano dolci e regali, i ragazzini giocavano nel cortile e sul tavolo era stato sistemato solo del tè freddo con tanto di gel igienizzante per le mani. I genitori hanno organizzato il ritrovo perché il bambino, da quando ha avuto i primi sintomi della sindrome, si vergogna e non ha più voluto andare a scuola. L'unica occasione di socialità per lui è quindi l'incontro con altri bambini nel cortile del palazzo. La sindrome di Tourette, di tipo neuropsichiatrico, è la "malattia dei tic": chi ne è affetto spesso non controlla rumori o parole, emettendo senza volerlo grugniti, colpi di tosse, vocalizzi, e neanche i movimenti, dai saltelli agli scatti, alle smorfie.

 

Multa da 400 euro agli adulti - Eppure i vigili non hanno avuto dubbi: hanno compilato i loro verbali e presentato una multa di 400 euro per ognuno degli adulti presenti. L'insegnante di matematica, che aveva raggiunto la famiglia del ragazzino per fargli gli auguri a nome di tutti i suoi prof, ha detto che "nessuno di noi intende pagare" e ha annunciato ricorso. 

 

La mamma: "Potevano avvisarci" - Da parte sua, la mamma del bambino esprime tutta la sua amarezza per il comportamento dei vicini. "Ci conosciamo tutti - spiega -, avrebbero potuto dirmi che trovavano fuori luogo i giochi dei bambini. Invece nessuno si è lamentato". 

 

Il sindaco: "Polizia costretta a intervenire" - Da parte sua il sindaco del piccolo centro del Milanese fa presente su Facebook che "a fronte di segnalazioni, la nostra polizia locale deve intervenire" e sottolinea: "Posso solo immaginare l'imbarazzo e il dispiacere di chi suo malgrado è dovuto intervenire. Non biasimo la famiglia per l'intenzione che dimostra premura per i bisogni e amore per il figlio, ma al contempo devo ammettere che purtroppo non è il momento e che dobbiamo frenare anche la migliore delle intenzioni per i rischi che noi tutti conosciamo (oltre per il quadro normativo che abbiamo il compito di far rispettare). Non mi sento di dover fare la morale a nessuno: mi dispiace". 

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