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Milano, Biagio Antonacci assolto dall'accusa di evasione fiscale

Era accusato di non avere dichiarato 3,5 milioni di euro tra il 2004 e il 2007. Reati in parte prescritti. Lʼassoluzione dal tribunale di Milano

Il cantautore Biagio Antonacci è stato assolto dall'accusa di evasione fiscale.

Per i giudici della terza sezione penale del Tribunale di Milano "il fatto non è più previsto dalla legge come reato". Antonacci era finito sotto processo per una presunta evasione fiscale da circa 3,5 milioni di euro che sarebbe avvenuta, secondo l'accusa, tramite l'interposizione di tre società, di cui due italiane e una estera.

Il giudice monocratico della terza sezione penale del Tribunale del capoluogo lombardo, Luigi Varenelli, ha dichiarato prescritto il reato di infedele dichiarazione dei redditi relativamente agli anni compresi tra il 2004 e il 2007.

Quanto alla presunta evasione fiscale del 2007, secondo il giudice, "il fatto non è più previsto dalla legge come reato" perché, ai sensi della nuova normativa, le evasioni fiscali inferiori ai 150mila euro non sono più penalmente rilevanti. Bocciata la richiesta del viceprocuratore onorario di condannare il cantante a un anno e sei mesi di reclusione.

Contenzioso tributario già assolto - Stando all'accusa, Antonacci, "attraverso l'interposizione di tre società", le srl italiane "Iris" e "Basta E. M." e la britannica "Forum Vision Lyd", sarebbe riuscito nella "trasformazione dei redditi di lavoro autonomo, soggetti all'aliquota progressiva più elevata, in redditi d'impresa, soggetti ad aliquota proporzionale più favorevole". Il cantautore aveva già regolarizzato il proprio contenzioso tributario con l'Agenzia delle Entrate.

Soddisfatto l'avvocato Alessio Lanzi: "E' stato riconosciuto che i redditi del 2008 erano sotto la soglia di punibilità". Secondo il legale che ha difeso Antonacci, "questa poteva essere la prima sentenza milanese di applicazione del principio giuridico del 'ne bis in idem'", in base al quale nessuno può essere condannato penalmente per una vicenda già sanzionata sotto il profilo amministrativo dall'Agenzia delle Entrate.