A "Le Iene"
Blackout Challenge, il padre del 14enne morto suicida: "I nostri ragazzi devono conoscere questi pericoli"
A “Le Iene” lʼintervista a Ramon Maj, che vuole sia fatta chiarezza sulla natura di certe sfide online
Dalla Blue Whale al Blackout Challenge. “Le Iene” tornano a occuparsi delle sfide che gli adolescenti trovano in rete. Challenges di livello sempre crescente che solitamente hanno come obiettivo quello di portare al limite il proprio fisico, spingendosi talvolta fino al suicidio. Igor Maj era un ragazzo di 14 anni, milanese, trovato morto in casa sua con una corda legata al collo. Il padre dell’adolescente, Ramon non poteva credere alla scena: “Sono tornato a casa dopo aver ricevuto una chiamata dalla signora che ci aiuta in casa, mi aveva detto che Igor stava molto male. Ho visto la corda: ho pensato subito al suicidio - ha detto il papà del 14enne - ma mi sembrava impossibile”.
Dopo una rapida occhiata alla cronologia del cellulare del ragazzo, Ramon ha scoperto che suo figlio aveva appena visto un video sulle sfide più pericolose del web e, tra queste, quella del “soffocamento”. La prova consiste nel legarsi qualcosa al collo fino a perdere i sensi e svenire per qualche istante. Per Igor, però, quegli istanti sono stati fatali e, nonostante il tentativo di rianimazione, dopo poco l’attività cerebrale era cessata. Ora Ramon vuole che se ne parli: “Credo che i nostri ragazzi debbano conoscere questi pericoli”.
Quanto inserito fra l'1.00 e le 8.00 verrà moderato a partire dalle ore 8.00
Nessun commento
Metti il tuo like ad un commento
Grazie per il tuo commento
Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione
Grazie per il tuo commento
Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook
Regole per i commenti
I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre
In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali