Alfredo Cospito: "Interrompo lo sciopero della fame"
L'anarchico aveva iniziato a digiunare quasi sei mesi fa per protestare contro il 41 bis, regime contro il quale ha presentato ora un ricorso alla Corte di Strasburgo
Alfredo Cospito ha deciso di sospendere lo sciopero della fame contro il 41 bis, dopo quasi sei mesi di digiuno.
Lo ha comunicato lui stesso su un modello prestampato a disposizione dei detenuti, avvisando così i vertici del Dap, del carcere di Opera e del Tribunale di Sorveglianza di Milano. L'annuncio è arrivato il giorno dopo la decisione della Consulta sul caso dell'anarchico, che ha aperto la via per uno sconto di pena.
L'anarchico in sei mesi ha perso quasi 50 chili
Di recente era emerso che Cospito, ancora ricoverato nel reparto di medicina penitenziaria del San Paolo di Milano, oltre agli integratori e ad acqua con zucchero e sale aveva ripreso ad assumere alimenti come bustine di parmigiano e pastina col brodo e bevande come caffè d'orzo, tè con limone e latte. L'anarchico ha chiesto anche di poter mangiare dei cibi che, però, allo stato, dato il lungo digiuno, non può ancora assumere. Ha seguito, in sostanza, i consigli del suo medico, consulente della difesa, e ora comunque la ripresa dell'alimentazione, che deve essere graduale, viene tenuta sotto controllo dai medici del San Paolo. Anche perché, viene chiarito da fonti ospedaliere e giudiziarie, l'anarchico, dopo questi quasi 6 mesi di protesta, era giunto al limite, dimagrendo quasi 50 kg, col rischio di seri problemi cardiaci e neurologici.
Resta ricoverato al San Paolo
Martedì la decisione della Corte costituzionale, che ha fatto cadere la norma che vincolava la Corte d'Assise d'appello di Torino a infliggergli necessariamente l'ergastolo per l'attentato alla Scuola degli allievi dei carabinieri di Fossano. Una sentenza che non incide, comunque, sul regime del 41bis. Poche ore fa la decisione di Cospito di firmare quella dichiarazione di interruzione del digiuno, non motivata. Per ora resta ricoverato al San Paolo sotto osservazione medica e, quando le sue condizioni fisiche miglioreranno, sarà trasferito nuovamente nel carcere di Opera.
Il ricorso a Strasburgo
Attraverso i suoi legali, Cospito ha intanto presentato un nuovo ricorso alla Corte di Strasburgo, questa volta contro il regime del 41bis. Nel ricorso si sostiene che sono stati violati diversi diritti di Cospito, tra cui quello a non essere sottoposto a maltrattamenti, perché "il regime differenziato applicato a Cospito è disumano per il suo carattere afflittivo, la sua illegittimità e sproporzione".
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