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Alessia Pifferi, l'ex avvocato Solange Marchignoli: "Non ho conosciuto una persona diversa da quella vista in aula"

 A "Pomeriggio Cinque" il legale che aveva seguito la donna dopo la morte di Diana: "Era una persona sola, la sua famiglia mi hanno rivolto parole sgarbate"

 

 

"Io in Alessia Pifferi non vedo nulla di diverso". Sono le parole di Solange Marchignoli, l'avvocato che ha assistito la donna nei primi giorni dopo la morte della piccola Diana, la bimba di 18 mesi lasciata morire di stenti dalla madre a Milano. La legale è intervenuta a "Pomeriggio Cinque" per commentare le immagini della 37enne davanti alla Corte d'Assise di Milano nel processo in cui è imputata per l'omicidio volontario pluriaggravato della figlia.

 

 

"C'è un doppio profilo di Alessia Pifferi, il primo è quello personale che ho incontrato i primi giorni dopo la morte di Diana - ha esordito Marchignoli -. E la persona che abbiamo visto durante il processo". Per l'avvocato Alessia Pifferi non avrebbe interpretato un ruolo durante l'udienza dei giorni scorsi: "Io non vedo nulla di diverso in lei - ha detto -, quando l'ho conosciuta non provava emozioni e ora in udienza mi pare la stessa persona. Non dobbiamo analizzare solo le parole, ma i microsilenzi e gli sguardi. Non credo ci sia furbizi nei suoi atteggiamenti".

 

Marchignoli ha poi raccontato di non conoscere il lato più ambizioso di Pifferi, così come della sua volontà di avere una vita più lussuosa. Nei giorni scorsi, infatti, sono emerse delle foto scattate dagli inquirenti in cui si vedeva un'aragosta nel frigorifero della casa in cui è morta Diana e, a questo, si sono aggiunte le indiscrezioni del ritrovamento di una valigia con trenta abiti da sera: "Io non ho conosciuto la persona degli sfarzi, quando l'ho incontrata non aveva per nulla interiorizzato non solo il fatto di reato ma anche che la bambina morta fosse sua figlia", ha spiegato l'avvocato. Marchignoli, poi, ha sottolineato un aspetto non trascurabile dell'intorno familiare di Alessia Pifferi: "Mi ha colpito molto il fatto che fosse una persona sola - ha detto -, nei giorni in cui la seguivo mi aveva chiesto di contattare la madre e la sorella prima e poi il fidanzato. La sua famiglia però mi ha sempre rivolto parole molto sgarbate, evitando qualsiasi contatto con lei".
    

 

Fotogallery - Alessia Pifferi in aula per il processo per l'omicidio della figlia Diana

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