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"Il parroco è un fannullone": la gaffe del sindaco finisce in diretta su Facebook

Una storia da Don Camillo e Peppone nel Milanese: il primo cittadino si scusa, mentre il prete, in un videomessaggio, "perdona"

Da Brescello all'hinterland milanese: i nuovi Don Camillo e Peppone, il parroco Massimo Donghi e il sindaco Massimo Mandelli, vivono a Cassina de' Pecchi e si lanciano strali via social.

"Il parroco è un fannullone, non ha voglia di lavorare", aveva tuonato il primo cittadino in giunta parlando di cortei funebri, non sapendo però che per un errore di un suo collaboratore le sue parole erano andate in diretta su Facebook e dritte dritte alle orecchie del don. Il quale non si è scomposto più di tanto, ma ha replicato con un video-messaggio pubblicato su Youtube: "Pace e bene, a lui non darei del fannullone". E il novello Peppone cerca di rimediare alla gaffe con le scuse.

Nell'ultima riunione riservata tra sindaco e assessore qualcosa va storto: il delegato alla Partecipazione Tommaso Chiarella attiva una diretta Facebook sulla pagina della città e l'audio con le parole del sindaco contro il sacerdote vanno in streaming. Bastano pochi minuti, poi il file audio viene rimosso, ma l'irreparabile è già accaduto.

Oltre a dargli del "fannullone", Mandelli fa cenno a una vicenda che vedrebbe coinvolto un dipendente comunale. E don Massimo sdrammatizza con un video su Youtube che si apre con "Pace e bene", anche per "mettere una pietra sopra questa vicenda".

"Sono tranquillo e sereno - dice il sacerdote in risposta al sindaco - e non ho intenzione di querelare chissà chi per diffamazione. Però sono abbastanza infastidito", pur rifiutando il paragone tra Don Camillo e Peppone. Il sindaco, dal canto suo, respinge le accuse e si scusa per la figuraccia.

E' già la seconda volta che don Massimo "cade" nella rete di Facebook. Sua nipote, infatti, sul social network raccontò che con lo zio, don Massimo Donghi, appunto, era scampata al naufragio della Costa Concordia nella notte del 13 gennaio 2012 davanti alla costa dell'isola del Giglio. Allora fu una sorpresa per i parrocchiani, che invece sapevano il loro sacerdote impegnato in un ritiro spirituale.