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Lodi, identificato il "ladro di merendine" dopo tre anni di furti nelle scuole: 60mila euro di danni

La polizia ha fermato un 35enne già noto alle forze dell'ordine per 12 colpi: notificata al presunto scassinatore seriale un'ordinanza di custodia cautelare in carcere

macchinette, ladro di merendine, Lodi
Ansa

Chissà se si è ispirato all'omonimo romanzo di Andrea Camilleri il 35enne di Pizzighettone che da tre anni era diventato l'incubo delle scuole del Lodigiano. In realtà, l'uomo, a cui ora la Squadra Mobile della questura di Lodi ha notificato un'ordinanza di custodia cautelare in carcere dopo avergli attribuito 12 colpi, del personaggio del romanzo con Montalbano ha preso solo il nome. Il "ladro di merendine" - così ormai era stato rinominato - si era infatti specializzato in furti in istituti scolastici, di incassi dei distributori di snack, comprese le stesse merende. 

Il 35enne aspettava la chiusura delle segreterie per intrufolarsi nelle scuole e scassinare le macchinette. Itis Volta, liceo scientifico Gandini, gli istituti professionali di Casalpusterlengo e Codogno: praticamente quasi nessuna scuola della provincia è stata risparmiata dal ladro, già noto alle autorità come tossicodipendente. I suoi erano furti da poche decine di euro a volta, che hanno provocato però danni da migliaia di euro in tutto. Un solo istituto, il Bassi - che si trova proprio di fronte alla questura, quasi una sfida alle forze dell'ordine - ha calcolato danni complessivi per circa 60mila euro.

 

Un colpo messo a segno quasi ogni notte, a partire dal 2019. Poi durante la pandemia, con la chiusura delle scuole, i furti erano diminuiti, per poi riprendere - anche se con meno regolarità - alla riapertura degli istituti. Il "ladro di merendine" era diventato ormai un habitué notturno nelle scuole - prima del Basso Lodigiano, poi anche a Lodi capoluogo: solo uno dei fornitori ha denunciato 60 episodi in tre anni. I colpi erano diventati così frequenti da spingere alcuni distributori a lasciare le macchinette vuote, con buona pace della ricreazione degli studenti.

 

A incastrare il 35enne sono stati alcuni filmati di videosorveglianza grazie ai quali la polizia è riuscito a identificarlo, mentre la Scientifica ha potuto rilevare le sue impronte dove si sono verificati le incursioni. In questo modo gli agenti sono riusciti ad attribuire all'uomo 12 colpi portati a termine fra il 2019 e il 2020, ma è forte il sospetto che questi rappresentino solo una minima parte dei furti commessi. La custodia cautelare gli è stata notificata direttamente nel carcere di Cremona, dove il ladro di merendine ora si trova dopo essere stato arrestato, colto sul fatto.

 

 

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