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Omicidio Nada Cella, parla la mamma: "Una sera è tornata da lavoro piangendo"

La testimonianza di Silvana a "Quarto Grado": "Mi aveva detto che non voleva più tornare"

"Una sera è tornata da lavoro piangendo. Io sono rimasta un po' così e quando le ho chiesto cosa fosse successo, Nada mi ha risposto che non voleva più tornare a lavoro". A parlare alle telecamere di "Quarto Grado" è mamma Silvana, che dopo 25 anni chiede che sia trovato il colpevole della morte di sua figlia.

Nada Cella è morta il 6 maggio 1996, dopo essere stata colpita sul posto di lavoro da un ignoto assassino. La donna era impiegata come segretaria nello studio di un commercialista a Chiavari, Marco Soracco, il quale, una volta arrivato sul posto, ha trovato Nada agonizzante e ha allertato i soccorsi, che tuttavia non hanno potuto salvarla nonostante gli sforzi.

 

Venticinque anni dopo l'omicidio, il caso viene riaperto e c'è un'indagata: si tratta di Annalucia Cecere, oggi 53enne, che al tempo aveva 28 anni e faceva l'insegnante.

 

Proprio alla luce degli ultimi fatti, nell’intervista di "Quarto Grado" mamma Silvana confessa di non aver mai sentito parlare prima di Annalucia.

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