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Fernando, ritrovato dopo otto anni, racconta la sua fuga: "Al paese mi chiamavano il rumeno, ci stavo male"

Ora è a casa degli zii a Palombara Sabina. Ha fatto pace con la madre. "Devo ringraziare Genova, mi ha salvato", dice il ragazzo

fernando vasile 

"Mi chiamavano il rumeno, questa cosa mi faceva stare male e dopo un litigio con mia madre ho deciso di andarmene". A parlare è Fernando Vasile, il ragazzo scomparso otto anni fa da Palombara Sabina, in provincia di Roma, quando aveva 16 anni e ritrovato grazie alla trasmissione "Chi l'ha visto?" a Genova. Cosa ha fatto in tutti questi anni? "Mi sono comportato bene - dice -. ho vissuto di elemosine, Genova mi ha salvato".

Ora Fernando è tornato a Palombara Sabina, ospite degli zii. Sua madre nel frattempo, che aveva perso le speranze di ritrovarlo, è tornata in Romania, il suo Paese di origine. Mamma e figlio si sono sentiti al telefono. "I primi cinque minuti sono stati di solo pianto", racconta a Repubblica il ragazzo. Agli altri familiari, il ragazzo ha detto un semplice "scusatemi".

 

Fernando è il classico bravo ragazzo. Da anni chiedeva l'elemosina sotto i portici di via Dante a Genova, di fronte alla casa dove è nato Cristoforo Colombo. In questa zona lo conoscevano tutti, è sempre stato gentile, aiutava anche gli anziani a salire sull'autobus. E c'era sempre qualcuno che gli regalava qualcosa. "Alla fine riuscivo a racimolare anche 50 euro al giorno", dice Fernando.

 

A Genova ci è arrivato dopo aver girato un po': prima Roma, poi la Calabria e infine Genova. "Qui erano tutti gentili, non mi facevano domande e mi sono fermato", racconta. Fernando non smette di ringraziare i liguri, oltre all'elemosina che raccoglieva al mattino, il pomeriggio si dedicava a qualche lavoretto. Durante la pandemia ha iniziato a consegnare pacchi. Ora vive con una ragazza a Genova. Non sa cosa farà nel futuro, la timidezza che aveva da piccolo gli è rimasta. Era cresciuto in Romania con la nonna e a nove anni aveva raggiunto la madre in Italia. Voleva conseguire la licenza media, ma qualcosa nell'integrazione sociale è andata male.

 

Ora però le cose sembrano diverse. Gli zii sono felicissimi di averlo ritrovato, gli hanno anche offerto di lavorare con loro come manovale, ma lasceranno a lui la scelta. Quello che conta è averlo potuto ritrovare, il futuro è ancora tutto da scrivere.

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