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Terremoto in Centro Italia, Amatrice e Accumoli ricordano le vittime a tre anni dal sisma che sconvolse il Paese

"Chiediamo perdono per le parole vuote, false che in questi tre anni abbiamo detto e ascoltato" ha detto il vescovo di Rieti nellʼomelia della messa di ricordo delle 299 vittime

Terremoto in Centro Italia, Amatrice e Accumoli ricordano le vittime a tre anni dal sisma che sconvolse il Paese - foto 1
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Amatrice e Accumoli celebrano la notte della memoria, a tre anni dal sisma che alle 3:36 del 24 agosto 2016 sconvolse anima e geografia di una larga parte di territori a confine tra Lazio, Abruzzo e Marche.

Per i due comuni del Reatino è la notte del silenzio e del ricordo delle 249 vittime che il terremoto, in quelle drammatiche ore che sembravano non finire mai, ha lasciato dietro di sé, insieme alla distruzione, che, ancora oggi, segna comunità e terre.

Insieme al dolore, ancora vivo, per il prezzo altissimo pagato in termini di vite umane (in tutto 299 morti), i piccoli borghi del Centro d'Italia, un tempo segnalati tra i più belli del Paese, attendono una ricostruzione che tarda a decollare. In alcune frazioni di Amatrice e Accumoli, infatti, il tempo sembra essersi fermato un attimo dopo quella manciata di secondi in cui il sisma piegò sulle ginocchia ogni cosa.

Terre di mezzo, tra due mari, che un tempo richiamavano migliaia di turisti, oggi ferite dalla furia della natura e segnate dall'assenza forzata di ogni forma di vita. Amatrice ricorda quella notte e chi non c'è più, in forma privata, come avvenuto nei precedenti anniversari, con una veglia e una fiaccolata tra le vie dell'antico borgo all'ombra della Laga che culmina alle 3:36 con i rintocchi di campana, uno per ogni vittima.

La Santa Messa, aperta a tutti, è celebrata il 24 agosto, alle 11 al Palazzetto dello Sport, dal Vescovo di Rieti, monsignor Domenico Pompili. "Faccio appello alla stampa, alle Istituzioni, ai politici - scrive il sindaco di Amatrice, Antonio Fontanella - affinché il volere dei familiari delle vittime sia rispettato. Siamo a disposizione 364 giorni l'anno, quella notte abbiamo bisogno di stare tra noi, senza telecamere, senza persone esterne alla comunità amatriciana".

Accumoli fa lo stesso, ricorda le sue 11 vittime con una veglia, nella frazione di Illica e con una messa celebrata da Monsignor Pompili il 24. Sul fronte della ricostruzione sono un'ottantina gli interventi di ricostruzione pubblica (scuole, ospedale, opere di urbanizzazione, dissesti, chiese, caserme e municipi) in fase di progettazione per oltre 120 milioni di euro. Ad Amatrice le prime gru sono comparse da tempo e sono in corso i lavori dei primi grandi condomini privati e dell'Albergo "Il Castagneto". La rimozione macerie è quasi ultimata. La Diocesi di Rieti sta lavorando per rimettere in piedi 70 chiese danneggiate dal sisma. Attualmente sono stati completati 40 interventi, altri 15 sono in progettazione, 5 in esecuzione e 10 in fase di inizio lavori.

Proseguono anche inchieste e processi. Al Tribunale di Rieti è in corso il dibattimento per i crolli delle due palazzine ex Ater di Largo Sagnotti ad Amatrice e per il crollo della torre campanaria di Accumoli. Udienza preliminare in corso per il crollo della palazzina ex Ina Casa, sempre di Largo Sagnotti. È nella fase delle indagini preliminari l'inchiesta sul crollo del convento Don Minozzi di Amatrice, dell'Hotel Roma e di un'abitazione di Corso Umberto I. Andrà a breve in dibattimento, invece, l'inchiesta sul crollo del B&B della frazione di Saletta.

Vescovo di Rieti: chiediamo perdono per le parole false - "Chiediamo perdono per le parole vuote, false e prive di significato che in questi tre anni abbiamo detto e ascoltato". Così il Vescovo di Rieti, Monsignor Domenico Pompili, all'apertura della messa di commemorazione del terzo anniversario del terremoto che il 24 agosto 2016 ha distrutto Amatrice e ucciso 299 persone. Alla parole del Vescovo è seguito un lungo applauso.