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Roma, uomo sbranato dal suo cane? La moglie: "Forse no, ecco il mio sospetto"

Gianluca Romagnoli era stato trovato senza vita in un prato sulla Prenestina, apparentemente ucciso dal suo Tiago. Ma crescono i dubbi sul vero "killer": se ad aggredirlo fosse stato un altro cane?

Roma, uomo sbranato dal suo cane? La moglie:
tgcom24

Sono passate più di due settimane dalla morte di Gianluca Romagnoli, 43 anni, il cui corpo è stato trovato dilaniato dalla moglie in un parco di Roma.

Inizialmente era sembrato che a sbranarlo fosse stato il suo cane corso, Tiago, con cui era uscito per una passeggiata. Ma su questa ipotesi ci sono ora molti dubbi, su cui la moglie Isabella Longoni chiede chiarezza: è stato davvero Tiago a uccidere Gianluca? O un altro cane ha aggredito l'uomo e Tiago ha cercato, inutilmente, di difenderlo?

Nessuna certezza - Finora sul caso non c'è nessuna certezza, dice la donna al "Messaggero". In attesa di ulteriori indagini che chiariscano cosa è successo davvero a Romagnoli, il corpo di lui, trovato dilaniato sulla Prenestina il 21 marzo, è ancora all'obitorio, il cane in un canile rifugio alla Muratella. E la moglie non si dà pace. "Non posso neanche fare il funerale a mio marito - dice -. La magistratura non mi ha dato il nulla osta, nessuno ha disposto l'autopsia sul corpo e il nostro cane, che secondo gli inquirenti ha sbranato e ucciso mio marito, non è stato ancora messo sotto sequestro, in attesa di altre indagini". Il timore di Isabella è dunque che dietro la tragedia ci sia un altro cane e non Tiago. "A me sembra impossibile che Tiago abbia addentato e ucciso mio marito, che lo adorava".

Quel cane grosso e grigio - "Pochi giorni prima della sua morte - dice ancora la moglie - Gianluca mi aveva detto che, portando a spasso Tiago, aveva incontrato un grosso cane grigio rabbioso che li aveva spaventati. In quel prato dove l'ho trovato ci sono anche pastori con le loro pecore e cani. Dove è morto ci sono i segni di un combattimento che si estende per quasi 30 metri, pietre e bastoni intrisi di sangue. Forse li ha usati lui per difendersi. Se li avesse usati contro un cane diverso da Tiago, il vero 'killer'? E se ci fosse quindi un altro cane, aggressivo e pericoloso, in giro, pronto a colpire di nuovo?". Insomma, non è così scontato che l'uomo sia stato sbranato dal suo cane. "Ma per fugare ogni dubbio serve un'autopsia - dice la moglie -. Servono riscontri, esami di Dna, arcata dentale, tracce biologiche".

Nessun sequestro per Tiago - Isabella ha chiesto alla Procura di avviare le indagini e procedere ad ulteriori accertamenti sulla morte. Ma per adesso nulla è stato deciso. La memoria sul caso da lei preparata non è stata accettata ("mi hanno detto che dovevo portarla in un ufficio diverso, lo farò lunedì", chiarisce lei). E tutto resta sospeso. Tiago, ancora nel canile, non è stato sequestrato dalla Procura. Su cosa sia realmente successo, ancora nessuna certezza.