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Roma, parla lo studente trans del liceo Cavour: "Il professore mi chiamava signorina, mi ha umiliato"

Durante l'estate il 18enne ha ottenuto l'attivazione della Carriera alias, prevista dal regolamento della scuola, e aveva quindi il diritto di scegliere il proprio nome

Roma, parla lo studente trans del liceo Cavour: "Il professore mi chiamava signorina, mi ha umiliato" - foto 1
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Si è sentito "umiliato" lo studente trans del liceo Cavour di Roma che ha raccontato di essere stato discriminato da un professore.

I fatti risalgono a qualche giorno fa quando, visionando un compito in classe corretto dal docente, il 18enne ha trovato il proprio nome maschile, quindi non quello anagrafico, segnato come errore. Alla sua richiesta di spiegazioni, l'insegnante avrebbe risposto "io davanti ho una donna", offendendo il giovane e violando il regolamento scolastico.

 

Durante l'estate, lo studente aveva infatti chiesto e ottenuto l'attivazione della Carriera alias, cioè un accordo tra scuola, alunno trans e famiglia (nel caso di studente minorenne), attraverso il quale la persona trans chiede di essere riconosciuta e denominata con un genere alternativo rispetto a quello assegnato alla nascita. Il ragazzo, dunque, aveva il diritto di scegliere il proprio nome e di utilizzarlo anche nei documenti ufficiali, come i compiti in classe. 

 

"Mi ha ignorato completamente quando gli ho detto che era un mio diritto firmarmi con il nome scelto - ha spiegato lo studente a Fanpage -. Mi sono sentito davvero umiliato, perché ha cominciato a ripetermi il mio nome di nascita davanti a tutta la classe, ma non una volta, l'ha ripetuto un sacco di volte". Ma le umiliazioni non sarebbero avvenute solo in classe. "Quando mi incrociava nei corridoi mi chiamava 'signorina' - ha aggiunto -. La trovo una mancanza di rispetto a prescindere, ma perché farlo se già sapeva che non mi sento una donna?".

 

Il professore si sarebbe poi scusato per la questione del compito in classe, ma per l'alunno si sarebbe trattato di scuse di convenienza. "Non si è scusato perché pensava veramente di doverlo fare, ma perché aveva paura di un richiamo scritto". Ora il ragazzo chiede al preside del liceo Cavour di prendere provvedimenti disciplinari perché "questa è una grave mancanza di rispetto nei miei confronti e nei confronti di tutti gli studenti transgender della scuola".

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