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Roma, la tassista violentata: "Quell'uomo mi ha rovinato la vita, dategli l'ergastolo"

"Temevo di morire, avevo paura di non farcela", dichiara la donna che venerdì, a bordo del suo mezzo, ha subito lʼaggressione di Simone Borgese

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"Ha rovinato per sempre la mia esistenza".

La tassista violentata a bordo della sua auto venerdì a Roma da Simone Borgese racconta il suo dramma e sfoga tutta la sua rabbia per un'aggressione che non potrà mai dimenticare: "Il fatto che ora quell'uomo sia dietro le sbarre è un sollievo, ma quello che ha lasciato in me non passerà mai". E chiede una pena esemplare: "Dovrebbe rimanere in carcere a vita per non nuocere più".

Roma, la tassista violentata: "Quellʼuomo mi ha rovinato la vita, dategli lʼergastolo"

In un'intervista a La Repubblica, la donna svela alcuni particolari dell'aggressione che, se possibile, rendono quanto accaduto ancora più drammatico: "Se ripenso alla tranquillità e alla naturalezza con cui è sceso e si è allontanato dopo quello che mi aveva fatto... Era come se fosse abituato a trovarsi in quelle situazioni. Era come se fosse stato tutto normale".

La vittima della violenza, però, vuole provare a reagire. E promette che risalirà, un giorno, sul suo taxi: "Tornerò a guidare, è il mio lavoro. Non so quando ma ricomincerò. In genere noi tassiste temiamo il pericolo durante il turno di notte e quando lavoriamo in alcuni quartieri periferici. Dopo la mia terribile esperienza, che è cominciata in un quartiere tranquillo di Roma e di mattina, in un orario dove c'è in giro tanta gente, dico che non possiamo stare mai sicure, potrebbe accadere ovunque e a qualunque orario".


L'aggressore, papà separato senza lavoro stabile -

Simone Borgese ha confessato di essere il responsabile della violenza nei confronti della tassista. "Mi pentirò per sempre di quello che ho fatto", ha detto agli inquirenti. Trent'anni, papà di una bimba di sette, separato dalla moglie. Chi lo conosce lo descrive come una persona simpatica, sempre sorridente. E sempre in cerca di denaro. Non aveva infatti un lavoro fisso ma lavorava come cameriere a chiamata.

"Mi sono separato qualche mese fa, questo fatto mi ha scombussolato, da allora non sono più lo stesso - ha detto ancora agli investigatori -. Penso che così siano cominciati i miei problemi. Non ho un euro".