Pasqua, il silenzio e la benedizione "Urbi et Orbi" del Papa
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"L'alternativa - ha ricordato detto il Pontefice - è solo l'egoismo degli interessi particolari e la tentazione di un ritorno al passato, con il rischio di mettere a dura prova la convivenza pacifica"
Durante la messa solenne di Pasqua, Papa Francesco ha deciso di non pronunciare l'omelia, sostituendola con un momento di silenzio. "L'Unione Europea ha di fronte a sé una sfida epocale, dalla quale dipenderà non solo il suo futuro, ma quello del mondo intero. Non si perda l'occasione di dare ulteriore prova di solidarietà, anche ricorrendo a soluzioni innovative", ha detto poi il Pontefice nel messaggio "Urbi et Orbi".
"L'alternativa - ha detto - è solo l'egoismo degli interessi particolari e la tentazione di un ritorno al passato, con il rischio di mettere a dura prova la convivenza pacifica e lo sviluppo delle prossime generazioni".
"Come una fiamma nuova, la Buona Notizia della Resurrezione si è accesa nella notte", ha detto il Papa nel messaggio "Urbi et Orbi": "la notte di un mondo già alle prese con sfide epocali ed ora oppresso dalla pandemia, che mette a dura prova la nostra grande famiglia umana. In questa notte è risuonata la voce della Chiesa: 'Cristo, mia speranza, è risorto!'".
Per Francesco "è un altro 'contagio', che si trasmette da cuore a cuore - perché ogni cuore umano attende questa Buona Notizia. E' il contagio della speranza: 'Cristo, mia speranza, è risorto!'".
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