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Emanuela Orlandi, l'avvocato Laura Sgrò: "L'inchiesta interna del Vaticano è un segnale che abbiamo apprezzato"

"La Chiesa è depositaria di informazioni molto importanti sul caso - afferma il legale a Tgcom24 -. Lʼex segretario di Stato Casaroli era stato coinvolto dai rapitori che volevano una linea diretta con lui"

Emanuela Orlandi, l'avvocato Laura Sgrò:
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L'inchiesta interna avviata dal Vaticano sul caso Emanuela Orlandi "è un chiaro segnale di chiarezza" da parte della Chiesa.

Lo ha affermato a Tgcom24 l'avvocato della famiglia Orlandi, Laura Sgrò. "Il Vaticano è depositario di importanti informazioni poiché nella vicenda erano coinvolti uomini della Chiesa", ha spiegato il difensore aggiungendo che "i rapitori chiesero una linea diretta con l'ex segretario di Stato Agostino Casaroli".

"Già subito dopo il rapimento la Procura di Roma voleva parlare con il Vaticano", ha aggiunto la Sgrò, cosa che in quegli anni non fu mai permessa. E' necessario "sentire quelle persone che la magistratura chiede da tanti anni di ascoltare". "La Chiesa ha un fascicolo interno sul caso dal 1983 e fino a ora non è stato mai condiviso con la Procura", ha sottolineato.

Per questo "l'inchiesta interna voluta dal segretario di Stato Pietro Parolin è un'iniziativa che ho apprezzato moltissimo, perché è un segnale di voler condividere". "E' chiaro - ha proseguito il difensore - che le persone che ci sono adesso nella Chiesa non c'erano trenta anni fa". E ora "finalmente è stata aperta un'inchiesta".

Sulle verifiche richieste dai legali della famiglia Orlandi al cimitero Teutonico, la Sgrò ha chiarito che "è stata una lettera anonima, arrivata la scorsa estate, a indicare che lì c'è la povera Emanuela". "Abbiamo fatto verifiche e abbiamo visto la tomba e abbiamo notato che era stata già aperta", ha sottolineato. "Quello che è emerso è che secondo la leggenda lì riposa la ragazza ed è da un po' che le indicazioni confluiscono verso quell'informazione". "In ogni caso - ha concluso l'avvocato - andrà verificato, anche solo per escludere. Apriamo quella tomba è un atto di chiarezza che va fatto".