Bimbo rom messo "in vendita" dal padre a Ostia, la mamma lo porta via dall'ospedale senza autorizzazione
La donna ha prelevato il figlio di tre anni senza permesso e i medici hanno avvisato la polizia. La Procura ha avviato unʼindagine
E' stato portato via senza autorizzazione dalla madre il bambino rom di 3 anni che a fine luglio venne offerto per prestazioni sessuali in cambio di soldi dal padre a un turista sul lungomare di Ostia. Il piccolo era ricoverato all'ospedale Grassi per accertamenti. Martedì mattina la donna, che in questi giorni era andata a trovarlo, lo ha prelevato senza permesso e i medici hanno avvisato la polizia. La Procura di Roma ha quindi avviato un'indagine.
A quanto ricostruito, la donna in questi giorni era andata altre volte trovare in ospedale il figlio. Martedì mattina, però, le cose sono andate diversamente. Rapidamente, forse approfittando di un attimo in cui non dava nell'occhio, lo ha portato via senza autorizzazione. Poi all'esterno del nosocomio gli avrebbe cambiato la maglietta. Sono ora in corso ricerche per rintracciare la donna e il bambino. Al vaglio le telecamere di videosorveglianza di zona.
L'allontanamento avviene a circa due settimane di distanza da quando il bambino, di etnia rom, era stato "offerto" dal padre per prestazioni sessuali sul lungomare di Ostia, ma venne denunciato alle forze dell'ordine da alcuni cittadini. Per la vicenda l'uomo è stato arrestato e il piccolo ricoverato in ospedale perché in precarie condizioni di salute. Il padre, un 25enne, fu fermato dalla guardia di finanza dopo aver rischiato il linciaggio sulla spiaggia.
A dare l'allarme fu un turista che segnalò l'uomo a un militare delle Fiamme gialle in servizio nello stabilimento balneare della Guardia di Finanza. Dopo un movimentato inseguimento su lungomare, il padre fu bloccato. In seguito all'episodio, a quanto accertato dagli investigatori, entrambi i genitori avrebbero perso la patria potestà del bambino.
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