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"Un angelo bianco con l'anima nera", così Desirée raccontava i suoi fantasmi

Un carattere ribelle, cattive frequentazioni, lʼamore della madre e la voglia di iscriversi al liceo artistico: la vita della giovane vittima

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Da Cisterna di Latina al quartiere San Lorenzo di Roma ci vuole un'ora di autobus.

Giovedì 18 ottobre Desirée Mariottini ha telefonato alla nonna prima di percorrere quel tragitto per l'ultima volta: le ha detto di non aspettarla quella sera, perché sarebbe rimasta a dormire da un'amica. Zaino in spalla, cellulare in tasca, è andata nello stabile abbandonato dove è stata trovata senza vita la notte tra venerdì e sabato 20.

"Nata principessa, cresciuta guerriera, un angelo bianco con l'anima nera". Così si descriveva su Facebook Desirée. Sedici anni, un carattere ribelle, spesso si assentava dalla casa di Cisterna di Latina in cui viveva con la sorellina e la madre Barbara, dipendente della Regione di 31 anni. Desirée portava il suo cognome, dopo la separazione dei genitori durante la sua infanzia. Il padre, pregiudicato, è finito agli arresti domiciliari per stalking.

"Era una ragazzina fragile", dicono ora gli zii. Pare che da tempo frequentasse quell'edificio nel cuore di Roma, luogo di ritrovo di spacciatori. Qualche volta la madre avrebbe segnalato la sua scomparsa e, scoperto che la figlia faceva uso di droghe, avrebbe anche chiesto aiuto ai servizi sociali e al Sert. Inoltre, risalirebbe a una ventina di giorni fa una denuncia a suo carico per spaccio di rivotril e hashish.

"Come credi di poter fuggire da ciò che è dentro la tua testa?", aveva postato ancora sui social, che rappresentavano una valvola di sfogo per i suoi pensieri. Alla nonna aveva detto che sarebbe andata da un'amica, e che il giorno seguente si sarebbe iscritta al liceo artistico. L'anno scorso frequentava l'agrario di Latina, ma non le era piaciuto, voleva cambiare. I suoi fantasmi però l'hanno portata a San Lorenzo, nel magazzino abbandonato dove un gruppo di spacciatori l'aspettava. Ed è lì che la sua vita è finita. Vita che, diceva Desirée su Facebook, "non è come nelle favole: qui i cattivi vincono…"