Tragedia familiare

Incendio in un condominio nel Milanese: muoiono padre e madre ottantenni e il figlio | Fiamme propagate dal letto del 55enne

Non è chiaro se il rogo sia stato generato per imperizia o per un gesto volontario: trovate tracce di accelerante. Sono in corso accertamenti sulle possibili patologie psicologiche dell'uomo. Il marito è tornato indietro per tentare di salvare la moglie

11 Ott 2025 - 19:34

Tragedia a Cornaredo, nel Milanese: un incendio in una palazzina di quattro piani ha causato la morte di tre persone la scorsa notte. Quaranta le persone del condominio, che si trova in via Cairoli, evacuate, di cui otto sono state trasportate in ospedale per accertamenti. Non ci dovrebbero essere persone gravi. Lievemente ferito anche un vigile del fuoco, poi dimesso.
 

Il gesto eroico di Benito Laria

 A perdere la vita nel rogo sono stati Benito Laria, la moglie Carmela Greco e il figlio Carlo rispettivamente di 88, 82 e 55 anni. Secondo i testimoni, Laria, ex conducente di autobus in pensione, era infatti uscito sul pianerottolo a chiedere aiuto ma poi è rientrato in casa tra le fiamme per portare in salvo la moglie, che camminava a fatica, con un deambulatore. Il figlio era già deceduto.

Fiamme propagate dal letto del figlio

 È il letto sul quale si trovava il figlio 55enne della coppia il presunto punto di propagazione dell'incendio. Lo ritengono tale i vigili del fuoco intervenuti sul posto, fermo restando che per le certezze bisognerà attendere le perizie del Nucleo Investigativo Antincendio. In contemporanea proseguono gli accertamenti dei carabinieri sulle voci che parlano insistentemente di una patologia psicologica che avrebbe afflitto il figlio, motivo per il quale viveva con gli anziani genitori. Anche la frase proferita dal padre quando è uscito di casa a chiedere aiuto ("mio figlio sta bruciando") non lascia dubbi sul 'dove' si siano originate le fiamme ma non permette di capire se si sia trattato di imperizia o di un gesto volontario.

Trovate tracce di accelerante

 Tracce di un accelerante sono state trovate nella stanza completamente distrutta dell'appartamento di Cornaredo. Più precisamente, nella stanza di Carlo Laria, i vigili del fuoco del Nia (Nucleo Investigativo antincendio) hanno trovato traccia di una sostanza infiammabile non compatibile con i materiali che si trovavano in camera. Un ritrovamento tipico nei casi di incendio doloso. Nel pomeriggio gli investigatori del Nia sono andati in obitorio, dove è stato portato il corpo carbonizzato del 55enne, alla ricerca di eventuali riscontri della stessa sostanza sul suo corpo. L'ipotesi di un gesto estremo della vittima diventa a questo punto la prevalente.

Incendio a Cornaredo, morte tre persone

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© Ansa
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Il racconto dei testimoni - "Ho sentito gridare aiuto e poi picchiare alla mia porta e allora ho aperto e ho visto Benito che urlava di chiamare i pompieri. Aveva la porta aperta e dall'interno uscivano le fiamme. Poi e corso dentro e non l'ho più visto". È questo il drammatico ricordo di Ahmad, uno dei due vicini di pianerottolo che questa notte hanno assistito all'incendio. "È uscito e urlava che il figlio stava bruciando, poi ha chiesto di chiamare i soccorsi ed è rientrato tra le fiamme e il fumo", racconta l'altra vicina, Nadia.

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