sul caso delle intercettazioni
Ilaria Cucchi a Tgcom24: "Mi aspetto di tutto. Che esempio dà Salvini sul tunisino morto?"
"Nessun ministro, nessun esponente della politica può esprimersi, così come non posso farlo io", ha aggiunto
"I depistaggi continuano. È vero: ormai il muro è crollato, la verità è emersa ed è ancora più grave di quello che si poteva immaginare. Ormai nessuno si può più nascondere dietro a nessuno divisa. Ma, anche se sta emergendo tutto, io mi aspetto ancora di tutto. Non dimentichiamo che mio fratello è stato fatto morire delle malattie più bizzarre quando era evidente il pestaggio fin dall’inizio", così Ilaria Cucchi a Tgcom24 sul contenuto di un'intercettazione telefonica tra due carabinieri depositata agli atti del processo Cucchi. La sorella di Stefano è tornata anche sul caso del tunisino morto a Empoli durante un fermo della polizia. "Sono veramente triste. Mi auguro che la giustizia faccia il suo corso, ma certamente nessun ministro, nessun esponente della politica può esprimersi - così come non posso farlo io - invece sento parlare di cappuccino e brioche o fare dell’ironia quando c’è una famiglia che sta soffrendo. Che esempio si sta dando ai cittadini? Cosa ci vuol dire il ministro Salvini: che queste vite non contano niente?".
"Nonostante tutto quello che sta emergendo e nonostante questa famiglia abbia sempre portato rispetto alle istituzioni, ancora una volta si pensa di farci la guerra in qualche maniera, di ostacolarci. Io credo che questa famiglia, così come tante altre persone attraverso di noi, abbia bisogno di poter credere ancora nelle istituzioni. Allora inizino a consentircelo perché così diventa davvero tanto complicato", ha aggiunto la sorella di Stefano.
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